Cessione del credito per il 2022, prevista solo per il Superbonus
Esclusi sconto in fattura e cessione del credito dalla Legge di Bilancio 2022 per tutti i bonus edilizi fatta eccezione per il Superbonus 110%.
La Legge di Bilancio 2022, prevede che la scelta della cessione del credito e dello sconto in fattura, resteranno valide solamente per il Superbonus 110% sino al 31/12/2025, e non per il Bonus ristrutturazioni, Ecobonus, Sismabonus ordinario, Bonus facciate e Bonus al 50%. Se si sceglie lo sconto in fattura o la cessione del credito, è fondamentale però che la transazione avvenga entro il 31/12/2021 e, non è necessario che i lavori siano terminati entro la fine dell'anno.
Affinché sia valida, l'opzione scelta, essa deve essere comunicata telematicamente all'Agenzia delle Entrate, entro il 16 marzo dell'anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese. Se invece, gli interventi riguardano un condominio, ciascun condòmino può scegliere autonomamente se avvalersi della cessione del credito o dello sconto in fattura.
Dopo l'anticipazione delle misure del disegno di legge di Bilancio per il 2022, gli operatori del settore hanno richiesto delle modifiche al testo, per non fermare gli effetti benefici sull'economia prodotti dalle detrazioni fiscali. Essi sostengono che, la proroga dei Bonus casa al 2024, senza la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito, rischia di indebolire la portata delle misure e di mettere in difficoltà le imprese.
Diverse associazioni del settore hanno scritto al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al Ministro dell'Economia Daniele Franco, al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, esprimendo le loro perplessità sulla mancata proroga dello sconto in fattura e della cessione del credito. A loro parere, senza questi strumenti, sarà frenato il circolo virtuoso della riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano.
Del medesimo tenore è Italia Solare, che nel chiedere la proroga al 2024 dello sconto in fattura e della cessione del credito, ha evidenziato come questi strumenti non alterino le dinamiche dei prezzi, perché mantengono una quota di costo a carico del contribuente, ma forniscono ai cittadini quel supporto finanziario che è necessario per la scelta dell'investimento.
Ancora, che per lo sviluppo di un'edilizia sostenibile, servono provvedimenti che consentano l'esecuzione degli interventi a costi sostenibili e, questo sarà possibile solo con l'estensione dello sconto in fattura e della cessione del credito d'imposta.
Pertanto, si attende che le Camere Parlamentari, esprimono un parere sul DDL della Legge di Bilancio 2022, dopo l'approvazione del 28/10/2021, da parte del Consiglio dei Ministri.