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Nell'elenco dei temi affrontati nel suo intervento alla Camera dei Deputati, per la pronuncia del discorso programmatico per il voto di fiducia, dal neopremier Enrico Letta, uno dei punti più delicati ed attesi è stato quello legato all'eventuale abolizione dell'Imu.
In tale sede si parlò già di uno stop alla prima rata dell'imposta, dovuta per l'abitazione principale.
Dal punto di vista tecnico, comunque, l'annuncio, per diventare operativo, doveva essere seguito da un decreto legge urgente, che è stato in discussione con diverse proposte nel corso di tutti questi giorni e che, nel Consiglio dei Ministri svoltosi oggi, è stato finalmente approvato.
Il Consiglio dei Ministri ha quindi fissato il congelamento del pagamento della prima rata dell'imposta municipale unica sulla prima casa, la cui scadenza era fissata per il prossimo 17 giugno.
Si tratta pertanto solo di una sospensione e non dell'abolizione dell'Imu prima casa, come si è a lungo discusso, in attesa che il Parlamento provveda a legiferare una riforma della materia che riveda l'intero sistema di tassazione della casa e che Letta si è impegnato a concludere entro il prossimo 31 agosto.
Nel caso in cui, entro agosto, non si riuscisse a portare a termine tale riforma, che dovrebbe introdurre una service tax che potrebbe inglobare Imu e Tares, il pagamento della prima rata dell'imposta sull'abitazione principale sarebbe quindi solo rinviato e dovrebbe essere effettuato entro il 16 settembre 2013.
Attenzione, però: come detto la sospensione riguarda soltanto la prima casa con le pertinenze (box, cantine, ecc.), le cooperative edilizie a proprietà indivisa, gli Iacp (alloggi popolari), i terreni agricoli e gli immobili rurali.
Restano invece esclusi dalla sospensione gli immobili di pregio, come ville e castelli e le seconde abitazioni, nonché gli immobili aventi altre destinazioni d'uso, come negozi, uffici e capannoni industriali.
Il Governo si è comunque impegnato a promuovere degli interventi in favore delle imprese, infatti la riforma dell'Imu allo studio prevede anche la deducibilità dell'Imu versata per gli immobili strumentali, dalle imposte dirette.
I provvedimenti, comunque, saranno attuati in maniera selettiva, in base a parametri reddituali delle imprese o di dimensione dei capannoni.
Ricordiamo che per prima casa si intende l'immobile adibito ad abitazione principale, quindi uno solo per ciascun nucleo familiare, per il quale la legge, andata in vigore l'anno scorso, prevedeva un pagamento in 3 rate (fissate a giugno, settembre e dicembre), mentre per gli altri immobili rimaneva in vigore il sistema di pagamento in due rate (giugno e dicembre), analogo a quanto previsto in precedenza per l'Ici.
Ricordiamo quindi che rimane in vigore il pagamento dell'imposta per gli altri tipi di immobili, quelli che non hanno i requisiti di prima casa, per i quali i comuni erano alle prese con un'altra scadenza, quella del 16 maggio, data entro la quale dovevano rivedere le aliquote con cui poi calcolare l'acconto.
Nel caso in cui tali aliquote non siano state ancora deliberate, la rata di giugno andrà calcolata sulla base di quelle dello scorso anno, e, dopo che siano state eventualmente approvate entro ottobre, si dovrà calcolare il conguaglio nell'ambito del saldo di dicembre.
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