Aumento dell'energia: Natale 2021 di blackout?
I rincari delle bollette provocheranno un'interruzione dell'elettricità a Natale 2021?
Con gli aumenti delle bollette dell'energia elettrica e del gas previsti dal primo ottobre 2021, si temono delle interruzioni di corrente elettrica durante il periodo invernale, aggiunto al calo delle importazioni da parte della Cina, che ha ordinato alle autorità locali di spegnere i motori delle centrali elettriche.
La carenza di energia crea un rallentamento economico, sia tagliando la crescita, perché vengono ridotte le attività produttive, sia aumentando l'inflazione perché si registra un incremento dei prezzi. Inoltre, a causa del rigido inverno dell'anno scorso sono state esaurite le scorte precedenti e i venti deboli hanno impedito ad alcuni Paesi, come la Norvegia, di fornire maggiori energie rinnovabili.

Per il periodo ottobre–dicembre 2021 la bolletta del gas aumenterà del 14,4% mentre quella elettrica del 29,8% per famiglia.
Questo, secondo uno studio dell'Unione Nazionale Consumatori, comporterà per ogni famiglia di spendere su base annua 171 euro in più per il gas e 184 euro in più per la luce, per una spesa complessiva di euro 355.
L'Arera ha richiesto al Governo Italiano, di individuare interventi strutturali, perché a gennaio 2022, in mancanza di altre azioni straordinarie come quelle messe in campo per far fronte al trimestre ottobre–dicembre 2021, richiederà un allineamento del gettito delle componenti degli oneri Asos e Arim per l'energia e degli oneri del gas, producendo un nuovo aumento.
A tutto questo si aggiunge il rischio di aumenti dei prezzi di pasta e pane, collegati sia all'incremento del costo delle materie prime per produrli che alla crescita del prezzo dell'energia elettrica. A parere del presidente di Unione Italiana Food Marco Lavazza la scarsità delle materie prime e l'aumento dei loro prezzi, potrebbero frenare la ripartenza.
Secondo Marco Lavazza l'aumento dei prezzi è causato dalla pandemia che ha bloccato i flussi, dalle speculazioni sulle materie prime, anche alimentari, e dai problemi climatici con scompensi sui raccolti non prevedibili. Pertanto, le conseguenze per i consumatori dipenderanno dalle scelte delle singole aziende messe a dura prova dopo un anno e mezzo di incertezza e, dalla filiera.