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Siamo alla seconda edizione del Salone della Ricostruzione che, dopo i numeri positivi dell'anno scorso, è stato riproposto all'aeroporto dei parchi di Preturo a L'Aquila, epicentro, tre anni fa, del grave terremoto che colpì l'entroterra dell'Abruzzo.
Da quel tragico evento si è preso spunto per dar vita ad una fiera, se così la si può definire, nella quale analizzare le problematiche strettamente inerenti il sisma abruzzese, ma anche per fornire spunti e dar vita a dibattiti utili su tutti i fronti della ricostruzione.
I temi cardine su cui verteva la manifestazione saranno: restauro, innovazione e green economy.
Forte del successo della prima edizione, con oltre 250 espositori e 7.000 visitatori, il Salone della Ricostruzione, promosso da Ance Abruzzo e Carsa, quest'anno ha avuto la partnership esclusiva del Bologna Fiere-Saie, che ha fornto supporto ed esperienza, per dare rilievo nazionale e internazionale alla ricostruzione dell'Aquila.
Il Salone della Ricostruzione nasce come progetto ambizioso e come grande scommessa per L'Aquila e per il territorio abruzzese ed è motivato dalla fondamentale esigenza di trovare nuove modalità di sviluppo per L'Aquila, dal punto di vista della ricerca e della sperimentazione dei materiali.
Per questo motivo, la manifestazione è aperta sia alle imprese edili che a quelle legate alla filiera del settore, ossia produttori di materiali, progettisti, società di servizi, tecnici, interessando tutte le componenti produttive, nonché le istituzioni pubbliche in grado di contribuire alla ricostruzione in ogni sua dimensione e i privati cittadini che, grazie anche alla possibilità di entrare gratuitamente, potranno documentarsi sulle tecniche e i prodotti all'avanguardia necessari a ridare vita ed identità agli spazi nei quali prima si riconoscevano e nei quali trascorrevano le giornate: case, scuole, luoghi pubblici.
è stata quindi occasione per presentare le proposte più innovative per la ricostruzione privata e pubblica nei comuni del cratere e per il restauro del patrimonio architettonico che ci appartiene e ci caratterizza più che in ogni altro paese.
Nell'arco delle giornate in cui si è snodata la manifestazione, i visitatori hanno potuto non solo visionare stand del settore nei quali sono stati presentati materiali, tecniche e sperimentazioni, tra le quali le nuove forme dell'abitare date dalla prefabbricazione del legno, delle strutture portanti, etc., ma anche partecipare a momenti formativi grazie alla presenza di diversi convegni sul tema.
Si è spazato dagli incontri strettamente inerenti le imprese o i tecnici, e le problematiche economiche e sociali connesse al sisma, come la cavillosità della burocrazia, la crisi e le possibilità di ripresa, le start up e gli incentivi, ma soprattutto seminari volti all'analisi delle possibilità di sviluppo, miglioramento e sperimentazione da attuare sugli edifici colpiti dall'evento.
Il messaggio è insomma quello di sfruttare un episodio negativo per poter ripartire con una marcia in più.
Nell'ottica del restauro del patrimonio recuperabile e della ricostruzione ex novo sono state analizzate l'efficientazione energetica degli edifici, con le certificazioni ad essa connesse, le cosiddette green buildings, ossia vivere e lavorare in edifici ad impatto quasi zero, e l'uso di materiali finora sottovalutati come la plastica da utilizzare nel settore dell'edilizia e del fotovoltaico, settore in larga espansione ed applicazione soprattutto negli edifici privati.
Per i tecnici si sono tenuti seminari in cui si è discusso della vulnerabilità e dell'adeguamento sismico, nonché i sistemi di sicurezza e le opere provvisionali da realizzare sulle strutture colpite.
La manifestazione, inoltre, è stata luogo espositivo dei progetti presentati al primo Premio Ad'A, Architettura d'Abruzzo, un riconoscimento alle opere architettoniche più significative realizzate in Abruzzo.
La sintesi dell'intento con cui è stato portato aventi il progetto del Salone della Ricostruzione è racchiuso nelle parole di Roberto Di Vincenzo, presidente di Carsa e Coordinatore generale del Salone, il quale afferma che si tratta di un evento unico nel suo genere, di una grande novità nel panorama fieristico internazionale perché ha saputo affiancare a un avvenimento catastrofico di enorme portata un'iniziativa fieristica in grado di contribuire al processo di ricostruzione, di dare un rinnovato stimolo all'economia locale, favorendo e agevolando il ritorno degli aquilani nelle loro abitazioni.
L'impostazione data alla manifestazione, di tipo dinamico, le consente di seguire l'evoluzione del processo di ricostruzione in atto, per adeguarsi ai bisogni prevalenti del nostro target di riferimento: cittadini, progettisti, tecnici, imprese edili.
Info: Officina L'Aquila
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