L'Empire State Building, uno dei simboli della Grande Mela, sara' sottoposto ad una ristrutturazione nel segno dell'ecosostenibilita'.
I grattacieli sono un tipo di costruzione molto costosa nella loro gestione ed altamente inquinanti. La presenza di un numero elevato di questi megaedifici nell'isola di Manhattan è responsabile del 78% delle emissioni di gas serra nella città di New York.
Eppure anche un edificio di così complessa gestione può essere ristrutturato rispettando i criteri dell'ecosostenibilità, tanto che le autorità della metropoli nordamericana hanno annunciato che l'Empire State Building, vero e proprio simbolo della città, verrà sottoposto ad un intenso restyling in chiave ecologica, sull'onda della svolta “verde” dell'economia statunitense voluta dalla nuova amministrazione democratica guidata da Barack Obama.
Insomma, in tempi di crisi economica, si è deciso di puntare sul risparmio energetico e sulla riduzione dell'impatto ambientale.
L'Empire State Building fu completato nel 1931, e divenne un'icona di rinnovamento perché segnava un momento di ripresa dopo la grande depressione del 1929.
Grazie ai sui 102 piani e 381 metri di altezza fu per molti anni l'edificio più alto del mondo. Dopo l'11 settembre e il crollo delle Twin Towers è ritornato probabilmente ad essere l'emblema più noto della Grande Mela, quindi la sua ristrutturazione in chiave ecologica assume anche una forte valenza simbolica.
D'altro canto esso costituisce oggi il grattacielo della città che consuma più energia e inquina di più.
Il progetto di ristrutturazione, affidato alla Johnson Controls, che interesserà prevalentemente la parte impiantistica, è già iniziato per le parti comuni, prevede un abbattimento del 38% dei consumi e dell'inquinamento prodotti dalla costruzione entro il 2013 e comporterà un risparmio economico di circa 4,4 milioni di dollari l'anno, oltre che una riduzione di emissioni di biossido di carbonio di 105 mila tonnellate in quindici anni.
L'intervento sarà sostenuto, anche con un contributo finanziario, dalla Clinton Climate Iniziative, una fondazione no profit voluta dall'ex presedente degli Stati Uniti.
Per la realizzazione complessiva del progetto, che prevede anche un restylng in chiave estetica, sono stati stanziati 500 milioni di dollari, di cui un quinto verranno impiegati per conferire all'edificio una maggiore sostenibilità ambientale, che permetterà di ripagarli in pochi anni.
Innanzitutto verrà migliorato l'isolamento termico di pareti e finestre, con la sostituzione di 6.500 serramenti che saranno dotati di vetri a tripla camera d'aria che impediscono le dispersioni di calore, permettendo un risparmio per il riscaldamento invernale e il condizionamento estivo.
Verranno aggiornati l'impianto di illuminazione, con l'utilizzo di lampadine a basso consumo e sensori che sfruttano l'energia solare, quelli di riscaldamento e condizionamento e il sistema di ventilazione.
Verrà poi realizzato un sistema di monitoraggio elettronico per il controllo dei consumi.
L'amministratore dell'edificio, Anthony Malkin, ha dichiarato che il grattacielo punta a diventare un monumento ecologico ed ad ottenere la Stella di platino, il massimo riconoscimento del Ministero dell'ambiente per gli edifici verdi.
Il sindaco di New York, Bloomberg, è uno dei leader del movimento ecologico americano e intende concedere degli incentivi fiscali ai nuovi grattacieli verdi, contando sull'appoggio del Green Building Council, l'organismo che promuove un uso più efficiente dell'energia e dell'acqua.
La ristrutturazione dell'Empire State Building potrebbe fare così da apripista per la rivisitazione in termini di maggiore sostenibilità di molti altri edifici di questo genere.
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