Riforma sulle misure da adottare per attenuare i rincari delle bollette
Al vaglio la manovra di Governo del DDL Concorrenza in materia di oneri di sistema che compaiono nelle bollette
Dall'anno 2015 le voci che compaiono in bollette per soddisfare attività di carattere generale del sistema elettrico, hanno raggiunto un fatturato di 14-15 miliardi annui, gravando pesantemente sull'economia familiare dei consumatori.
Il Governo Italiano sta valutando quali misure attuare in virtù degli aumenti previsti per l'autunno sulle bollette, dovuta dai rincari delle materie prime per la ripresa economica mondiale quanto dall'incremento dei prezzi dei permessi di emissione di CO2.
La bozza del nuovo disegno di Legge per la concorrenza ha per oggetto sia la revisione degli oneri di sistema quanto di voler inserire nella sezione fiscalità generale gli oneri riguardanti il sostegno alle fonti rinnovabili.
L'Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ha più volte sottolineato la necessità di escludere dalla bolletta gli oneri che non sono finalizzati a garantirelo sviluppo di un ambiente sostenibile e un livello energetico efficiente.
In realtà, le voci che compongono le bollette servono a sostenere lespese di demolizione delle centrali nucleari non più attive, nonché a coprire i costi del regime tariffario speciale riconosciuto a RFI, relativamente ai consumi di elettricità sulla rete tradizionale.
L'Antistrust ha proposto che gli oneri utili a sopportare i costi del regime tariffario speciale attribuiti a RFI, possono essere coperti attraverso strumenti di trasferimenti dal bilancio dello Stato Italiano.
Una via idonea per attenuare l'incidenza dovuta dall'ulteriore aumento delle bollette di luce e gas potrebbe derivare dalle aste europee dei permessi di emissione di CO2. Queste hanno prodotto significativi introiti agli inizi del mese di luglio, come viene riportato dal GSE (Gestore Servizi Energetici), la cui funzione è quella di collocare le quote di emissioni dell'Italia sulla piattaforma europea.
In attesa del mutamento delle tariffe delle bollette che sarà predisposta dall'Arera verso la metà del mese di settembre, il Governo Italiano utilizzerà i ricavi delle aste della CO2 per favorire dall'anno 2022 i costi delle risorse rinnovabili e dell'efficienza energetica.