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Rimodulazione contratti di luce e gas: quel che c'è da sapere

Una delle principali cause del caro energia è stata rappresentata dalle rimodulazioni dei contratti attuate dai fornitori con modifiche unilaterali dei contratti
Pubblicato il

Rimodulazione contratti luce e gas: 2 tipologie


In quest'ultimo anno, la crisi energetica ha provocato un notevole aumento delle bollette di luce e gas.

Sulla base dei dati dell'Osservatorio Tariffe di SOStariffe.it, per la famiglia media, la spesa annuale per luce e gas è aumentata di più di 1.800 euro, con un rincaro del +46%.

Uno dei fattori che ha influito sull'aumento della spesa per l'energia è rappresentato dalle rimodulazioni dei contratti con i fornitori di luce e gas che, durante lo scorso anno, hanno più volte avviato delle modifiche unilaterali dei contratti.

La rimodulazione dei contratti di luce e gas devono essere comunicate al cliente con il giusto anticipo, come stabilito nel Codice di Condotta Commerciale definito da ARERA
Sul mercato energetico ci sono 2 tipi di rimodulazioni:

  1. le modifiche con condizioni già predeterminate dal contratto sottoscritto dal cliente che subentrano alla fine del periodo promozionale;

  2. le modifiche successive alla fine del periodo promozionale che non sono predeterminate dal contratto sottoscritto dal cliente.


In entrambi i casi, il fornitore ha l'obbligo di darne comunicazione al cliente con largo anticipo così che questi sia libero di cambiare fornitore onde evitare il rincaro.

Secondo quanto stabilito dal Codice di Condotta Commerciale definito da ARERA, le variazioni automatiche delle condizioni contrattuali (primo caso) devono essere comunicate con almeno 2 mesi di anticipo dal fornitore.

La comunicazione di una rimodulazione a scadenza (secondo caso), senza condizioni di rinnovo predeterminate, deve essere comunicata con almeno 3 mesi di anticipo.

Eventuali avvisi di rimodulazione devono essere inclusi nella sezione Comunicazioni della bolletta (di solito seconda o terza pagina del documento).

Inoltre, la predetta comunicazione, oltre che comunicata in bolletta, può anche essere inviata attraverso altri canali, come ad esempio app, contatto telefonico, area clienti del sito web.

Per evitare l'aumento del prezzo a seguito di rimodulazione, è possibile cambiare fornitore scegliendone uno che propone tariffe più convenienti rispetto alla rimodulazione voluta dall'attuale fornitore.

L'attivazione di una nuova offerta può essere fatta online e, per la sottoscrizione di un nuovo contratto, basta essere in possesso dei dati anagrafici dell'intestatario e del codice identificativo della fornitura (PDR per il gas e POD per la luce).

Per cambiare fornitore non ci sono spese extra da pagare.

riproduzione riservata
Rimodulazione contratti luce e gas
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