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È esperienza comune, per tanti che vivono in condominio, l'aver sperimentato, più volte, il fastidio di essere disturbati in un momento di relax o, addirittura, di riposo da un improvviso e violento rumore, istantaneo o ripetuto più volte, proveniente dall'appartamento soprastante.
A volte è la coinquilina che cammina su e giù per l'appartamento su scarpe con i tacchi o, addirittura, con gli zoccoli, oppure è un bimbo che, per gioco, sbatte oggetti per terra e magari li calcia, comunque la sensazione che ciascuno di noi ne ha ricavato è di profondo fastidio, ci si sente quasi aggrediti nella propria casa, con conseguente perdita della tranquillità quando certi episodi sono frequenti e ripetuti.
Questo problema, che riguarda uno degli aspetti del cosiddetto comfort abitativo, è purtroppo frequente in quasi tutta l'edilizia abitativa di tipo commerciale realizzata in Italia antecedentemente al 1995, anno in cui fu promulgata la legge 447/1995, cosiddetta Legge Quadro sull'inquinamento acustico, nella quale, per la prima volta, venivano fissati i principi dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti quali elementi base per la riduzione dell'esposizione umana al rumore con i quali realizzare abitazioni più vivibili e confortevoli.
Da allora, le norme si sono susseguite soprattutto sotto la spinta delle Direttive della Comunità Europea tese a fissare il concetto che l'edilizia deve rispondere a principi che garantiscano standard qualitativi reali di abitabilità; l'applicazione di tali norme ha l'ulteriore effetto, alla fine, di tradursi in indici di incremento del valore commerciale degli immobili.
Detto questo, rivolgendo la nostra attenzione alla risoluzione di tali problematiche in fase di progettazione di un nuovo intervento edilizio o di ristrutturazione di un'unità abitativa esistente, la soluzione tecnica usualmente utilizzata è il cosiddetto pavimento galleggiante: in pratica, atteso che la trasmissione dei rumori da calpestio e da percussione è favorita è favorita dal contatto fisico tra materiali rigidi quali il cemento, i laterizi, i massetti etc, la realizzazione di tale pavimento prevede l'interposizione, tra il solaio in cemento ed il pacchetto stratigrafico superiore, di un materiale elastico-smorzante.
Tra i prodotti esistenti in commercio possiamo segnalare il Fonas 31 della Isover, in sostanza un foglio di poliestere ad alta grammatura accoppiato ad una membrana bituminosa.
Posto in opera immediatamente al di sopra del solaio grezzo in CLS, secondo quanto comunica nella scheda tecnica la casa produttrice, il prodotto garantisce un valore dell'abbattimento acustico pari, appunto, a 31 dB, compatibile con quanto stabilito dal DPCM 5/12/1997.
Considerando, inoltre, che un corretto intervento di realizzazione ex-novo o di ristrutturazione deve prevedere anche l'utilizzo di materiali per migliorare l'isolamento termico, il risultato complessivo garantito da un pacchetto di solaio con una stratigrafia i cui componenti hanno caratteristiche fisico-meccaniche differenti è sicuramente ottimale dal punto di vista della riduzione dei rumori molesti trasmessi mediante le partizioni orizzontali.
Un'ulteriore migliorìa in tali interventi si può ottenere, in caso di realizzazione di nuove tramezzature interne, con l'apposizione, sotto le murature divisorie, di una fascia di materiale resiliente: tra questi c'è l'Akustrip 20, anch'esso della ditta Isover, strisce di feltro ad alta grammatura con una fascia impregnata di miscela bituminosa.
Nell'ambito delle tecnologie e dei sistemi di isolamento acustico, il mercato fornisce altre soluzioni analoghe ed alternative di qualità , tra le quali segnaliamo, per quanto riguarda l'isolamenti acustico degli interpiani, l'Isolmant SPECIAL: anche in questo caso parliamo di uno strato resiliente, composto di polietilene reticolato espanso, disponibile in 4 tagli di spessore da 3 a 15 mm, per il quale la casa produttrice, secondo i dati forniti nelle proprie schede tecniche, garantisce un abbattimento acustico di 25 dB per la versione di spessore 5 mm posta in opera tra lo strato di livellamento degli impianti ed il massetto di finitura.
Altro prodotto ad esso complementare, tratto dal catalogo Isolmant, è la fascia perimetrale Pratica: si tratta di una fascia adesiva di polietilene espanso non reticolato di spessore medio pari a 5 mm
adatta ad isolare il calpestio dalle murature e tramezzature, in modo da evitare fastidiosi ponti acustici.
Un terzo prodotto che possiamo segnalare proviene dal catalogo della ditta Celenit Spa si tratta del Celenit N, pannello isolante in lana di legno di abete mineralizzata e legata con cemento Portland ad alta resistenza, utilizzabile per isolare acusticamente ( ma anche termicamente ) tanto le partizioni orizzontali quanto quelle verticali.
Dotato del certificato di biocompatibilità ANAB-ICEA, viene prodotto in 8 tagli di spessore variabili da mm 15 a mm 75; le schede tecniche pubblicate dalla casa produttrice, in questo caso, illustrano una serie di tipologie di realizzazione dell'isolamento acustico distinte per sistemi: nel caso del pavimento galleggiante, specificatamente, la soluzione proposta di pannello Celenit N di spessore da 25 mm, interposto tra il solaio in CLS e il massetto sovrastante, assicura, secondo i dati pubblicati, una valore di abbattimento acustico pari 22 dB.
Come si può vedere dalla casistica appena raccontata, con semplici scelte tecniche e minimi incrementi di spesa è possibile effettuare interventi edilizi che, aldilà della resa estetica, possono garantire un valore aggiunto inestimabile: la vera qualità abitativa, quella che qualifica una vera casa rispetto ad una semplice abitazione.
Una nota prima di finire: una verifica dell'importanza, anche commerciale, della corretta realizzazione di un buon isolamento acustico è stata, di recente, sancita da una sentenza del tribunale di Torino, la 2715/07 del 23 Aprile 2007, con la quale il giudice ha condannato un costruttore a restituire ai compratori una somma pari al 20% del valore di acquisto di un appartamento perché il comfort abitativo degli acquirenti è stato gravemente compromesso da una non corretta realizzazione dello stesso isolamento acustico, con conseguente riduzione del valore commerciale dell'immobile ai sensi dell'art. 1499 c.c.
Un motivo in più per meditare attentamente determinate scelte tecniche in fase progettuale e realizzativa.
Per saperne di più:
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