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Gli interventi di consolidamento e ristrutturazione dei fabbricati in muratura, riguardano quasi sempre anche la ristrutturazione delle strutture orizzontali come solai e cordoli.
Per quanto riguarda i solai in legno, il metodo spesso usato è quello di inserire delle travi rompi tratto in metallo, al fine di alleggerire il carico ripartito sulle travi lignee.
Premesso che il più delle volte, tale intervento non è preceduto da una accurata analisi sullo stato di salute delle travi lignee, quando ci si accorge che le stesse in maniera appariscente denotano deterioramenti, si preferisce demolire il solaio in legno, sostituendolo con uno nuovo con caratteristiche strutturali completamente diverse da quello originario.
In questo modo in molti casi si stravolge la tipologia del manufatto, commettendo nei casi più importanti un vero e proprio falso storico.
La cosa è tanto più grave, se si considera che oggi grazie alle resine ed alle fibre di vetro portanti, è possibile risanare e rinforzare i vecchi solai in legno, garantendone nel tempo stabilità ed estetica.
In un precedente articolo, ho illustrato come intervenire per recuperare le travi lignee a vista, inserendo all'interno di esse delle vere e proprie armature longitudinali costituite da funi in fbra di vetro, preventivamente impregnate di resine speciali, in questo articolo tratterò in particolare come intervenire sulle parti delle travi all'appoggio.
È dunque importante verificare preliminarmente lo stato di conservazione della trave di legno all'appoggio, in quanto, anche se non visibili, sono spesso presenti fenomeni di degrado tali da compromettere la buona riuscita dell'intervento di consolidamento.
Dopo aver analizzato lo stato di conservazione delle travi lignee all'appoggio, si può procedere al risanamento statico delle testate delle stesse, mediante le seguenti fasi:
ricostruzione delle porzioni di legno degradate, mediante getto di betoncino epossidico bicomponente, colabile a base di inerti minerali e vegetali, con un modulo elastico simile al legno esistente, previa posa delle armature a trazione, opportunamente dimensionate da progetto, con il posizionamento di barre di vetroresina o acciaio inox, ancorate con adesivi epossidici in perforazioni precedentemente predisposte nel legno sano della trave ed affogate nel successivo getto.
Tale intervento, non modifica le sezioni originarie, garantendo rapidità di esecuzione e durata illimitata, nel rispetto di un decoroso aspetto estetico finale.
L'intervento sopracitato, è privo di conseguenti ritiri, senza perdita di elevate resistenze meccaniche, inoltre l'inattaccabilità da parte di insetti, muffe, ecc., ne garantisce la non putrescenza nel tempo, garantendo altresì un alto isolamento elettrico ed una scarsa vulnerabilità agli incendi.
L'intervento descritto, consente la normale attività al di sopra del solaio trattato, infatti al fine di poter intervenire, è sufficiente operare nella parte intradossale del solaio previo puntellamento delle travi portanti, con un puntellamento provvisionale delle masse non invasivo e facilmente rimovibile grazie ai ridotti tempi d'intervento.
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