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21 Luglio 2015 ore 09:22 - NEWS Impianti di climatizzazione |
La pulizia regolare e accurata dei condizionatori porta indiscutibili vantaggi:
- si respira sempre aria pulita;
- si mantiene invariata l'efficienza dell'impianto evitando inutili dispendi energetici;
- si prevengono spiacevoli blocchi improvvisi.
Sono tutti buoni motivi per approfondire il discorso.
Come ormai sappiamo i condizionatori sono costituiti da due parti fondamentali: gli split interni all'abitazione e l'unità esterna. Entrambi vanno regolarmente curati. In particolare, per gli split interni possiamo individuare alcuni elementi ben identificabili da pulire: la carrozzeria esterna, i filtri, lo scambiatore di calore e la vaschetta di raccolta della condensa.
Per prima cosa si stacca sempre l'alimentazione elettrica.
Dopodichè si smonta la carrozzeria degli split interni e si eliminano i sedimenti depositati all'interno. Lo sporco più grossolano può essere rimosso con un'aspirapolvere, quello più fine va invece lavato con acqua e sapone neutro.
Per ultimare la pulizia si può passare un panno inumidito con uno spray specifico ad azione germicida.
Il condizionatore potrebbe essere dotato di filtri a carboni attivi, che servono a trattenere pollini e odori. Se presenti, si rimuovono quelli esausti, mentre quelli ancora buoni vanno lavati con acqua e detergente neutro.
Dopo aver staccato gli eventuali filtri a carboni attivi, si rimuovono e si puliscono anche i filtri antipolvere, che saranno ben riconoscibili una volta eliminata la carrozzeria: sono costituiti da un telaio a cui è ancorata una rete fine di fili in nylon.
Anche per i filtri antipolvere è utile un lavaggio con acqua e sapone neutro, da risciacquare più volte. I filtri vanno messi ad asciugare all'aria, lontano da fonti di calore eccessive (ad esempio meglio evitare i raggi diretti del sole). Una volta asciutti, con un pennello si passa il medesimo prodotto germicida utilizzato per la carrozzeria.
Per la pulizia dello scambiatore di calore esistono prodotti specifici, in genere più schiumosi di quelli usati per carrozzeria e filtri. Poiché lo scambiatore presenta piccole fessure, anche qui sarà utile distribuire il prodotto aiutandosi con un pennello.
Lo sporco spazzolato dallo scambiatore si depositerà sulla vaschetta di raccolta della condensa, che andrà anch'essa pulita.
È preferibile spruzzare all'interno della vaschetta il medesimo prodotto adoperato per lo scambiatore, versando poi dell'acqua sulle fessure dello scambiatore.
L'acqua scorrerà all'interno della cassetta e allontanerà lo sporco in essa confluito mediante il canale di scolo della condensa.
Terminate le operazioni di pulizia, si rimetteranno in posizione i filtri in nylon e gli eventuali filtri a carboni attivi, sostituendo per questi ultimi i pezzi esausti.
I numerosi filtri presenti sull'involucro dell'unità esterna dell'impianto si intasano facilmente di sporcizia di ogni genere: polveri, pollini e foglie. Le ostruzioni diminuiscono la superficie di scambio e di conseguenza la resa del condizionatore. Bisogna quindi pulire con cura tutto l'involucro con un compressore, oppure con un pennello, passando poi un panno inumidito.In occasione di questa pulizia è sempre bene controllare le tubazioni esterne esposte al sole, che tendono a deteriorarsi perché la coibentazione esterna si essicca e si stacca. Ciò comporta una diminuzione del rendimento della macchina. Quando necessario andrà allora ripristinata anche la coibentazione rovinata.
Se il condizionatore viene utilizzato solo per il raffrescamento estivo, durante i mesi di inutilizzo sarà utile proteggere l'unità esterna dagli agenti esterni (pioggia, neve, resine e sporcizia) coprendola con un telo. Esistono teli appositi per la protezione di unità esterne in misure standard facilmente reperibili.
Terminate le operazioni di pulizia, si ripristina la corrente elettrica e si accende il condizionatore per circa un'ora senza soggiornare nel locale e assicurando una costante aerazione. Questo perché nei primi minuti le soluzioni igienizzanti utilizzate si disperderanno nell'aria e potrebbero causare fastidi a persone allergiche.
Non tutti gli interventi di manutenzione dei condizionatori si possono realizzare con faidate perché a volte si rendono necessari strumenti specifici. Mi riferisco ad esempio alla verifica periodica del contenuto di gas nell'impianto, effettuata misurando la temperatura erogata dal condizionatore mediante un termometro elettronico. In questi casi è buona norma rivolgersi a ditte specializzate. Nell'esempio citato, in seguito alla verifica di uno scarso contenuto di gas, la ditta procederà con un rabbocco.
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