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Il Governo è al lavoro sugli emendamenti per tracciare il disegno della Legge di Bilancio.
I tempi per valutare le proposte di modifica del testo della manovra economica provenienti dalla maggioranza sono ormai davvero esigui. Entro lunedì, al massimo, il testo va approvato in modo che arrivi poi in Aula martedì. Ad appena una manciata di giorni dalla fine dell'anno.
I diretti interessati vogliono assolutamente rispettare i termini di approvazione della Legge di Bilancio. Al contrario, sarebbe un danno per l'immagine per l'Italia, così si è proprio espresso Luca Ciriani, ministro dei Rapporti con il Parlamento.
Gli emendamenti segnalati sono ben 158.
Nel frattempo, però, si apre uno spiraglio per quanto riguarda la tanto dibattuta questione circa il Superbonus.
Il Ministro Giorgetti ha infatti già fatto una anticipazione molto importante.
Quasi per certo, il termine per presentare la Cilas (comunicazione di inizio lavori) in modo da poter usufruire del Superbonus al 110% anche il prossimo anno, anziché solo del 90% (come previsto dalla nuova normativa) slitta al 31 dicembre 2022, bypassando così il termine ormai obsoleto del 25 novembre scorso.
Con questa mossa, il Governo viene incontro a coloro che, a causa dei tempi ormai ristretti, non erano riusciti a presentare la Cilas entro lo scorso 25 novembre.
Giorgetti ha spiegato che la norma, presente nel Decreto Aiuti quater, probabilmente confluirà nella legge di bilancio.
Altra questione assai spinosa è quella dei crediti bloccati (ricordiamo che il dl Aiuti prevede 3 cessioni e la garanzia Sace per le aziende).
Attualmente, le aziende prove di liquidità a causa dei crediti bloccati sono migliaia. Inoltre, la garanzia Sace porta nuovo debito alle imprese. I crediti fiscali per lavori già effettuati sono circa 6 miliardi di euro.
Dario Damiani, capogruppo Forza Italia in commissione propone di aprire ad ulteriori cessioni. Giorgetti, invece, esclude l'intervento di CdP perché non previsto dalla norma.
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