Prezzo gas e bollette più leggere: ma quanto durerà?
Il prezzo del gas è sceso. Alla borsa di Amsterdam, l'indice Ttf, il valore preso come riferimento per la formazione del prezzo del gas in Europa, ha toccato i 55,3 euro a megawattora.
Un valore che non si vedeva ancora prima che scoppiasse la guerra Russia-Ucraina.
Secondo gli analisti, questo ribasso non è dipeso dal price cap. Ci sono altre motivazioni e, purtroppo, anche varie ragioni per ipotizzare che la situazione possa peggiorare nuovamente.
Fondamentalmente, a contribuire alla diminuzione del prezzo del gas è stato il calo della domanda.
Negli ultimi 3 mesi del 2022, infatti, abbiamo goduto di un clima anomalo: molto mite e con temperature ben al di sopra rispetto alle medie stagionali. Tale situazione ha quindi mantenuto bassa la domanda di gas, con consumi ridotti in maniera considerevole.
Sulla base dei dati Snam, nell'ultimo trimestre del 2022, in Italia, si è verificato un risparmio di circa 5,6 miliardi metri cubi di gas rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente.
Essendoci dunque una domanda minore, gli stoccaggi sono rimasti semipieni. La media europea è dell'81,7% e l'Italia, dal canto suo, è scesa appena al di sotto dell'80%.
Oltre a tutto quanto appena detto, il gas abbonda anche grazie all'arrivo di navi cariche di Gnl, il gas naturale liquefatto proveniente dalla Cina. E ancora, in termini di riduzione di utilizzo del gas, molto sta facendo anche con le fonti energetiche rinnovabili.
Negli scorsi giorni, Germani e Gran Bretagna hanno prodotto quantità record di energia eolica.
Nonostante tutto quanto sopra esposto, non c'è da stare troppo sereni. Se l'inverno, infatti, pare essere ormai messo in sicurezza, c'è da preoccuparsi in vista della prossima primavera, quando i Paesi europei dovranno riempire gli stoccaggi per l'inverno successivo.
Il 2023 potrebbe essere il primo anno in cui l'Europa non comprerà gas dalla Russia, soppiantata dal Gnl.
Tuttavia, c'è il forte rischio che la potenziale ripresa dell'economia cinese potrebbe dirottare il Gnl verso la Cina, proprio quando servirà di più all'Europa.
Inoltre, dopo l'ondata di freddo di metà dicembre, in Italia ed Europa sta per arrivare il vero inverno, con il termometro che segnerà temperature anche 4 gradi sotto la media stagionale. Di conseguenza, il consumo di gas accelererà provocando un più rapido svuotando degli stoccaggi.
Ecco che, allora, la scarsa disponibilità di gas genererà nuovamente timori di blackout e razionamenti, riportando nel giro di breve tempo al rialzo del prezzo del gas sul mercato. E di conseguenza anche al caro bollette.