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Da semplici divisori dei vari ambienti, le porte interne, negli anni, hanno acquisito la funzione di veri e propri elementi d'arredo, caratterizzanti lo spazio.
Per questa ragione, il loro aspetto, nonché le modalità di funzionamento si sono evoluti e modificati negli anni, tanto da rendere le bussole interne non banali elementi schermanti, di chiusura, ma prodotti da scegliere con cura per valorizzare zone giorno e notte della propria abitazione.
Vediamo, quindi, insieme come destreggiarsi nella scelta di una porta interna tra le tante disponibili sul mercato, partendo dall'aspetto e dalle caratteristiche comuni, per poi passare alle varie tipologie di apertura.
La porta da interno deve garantire la divisione degli ambienti e il passaggio delle persone; pertanto presenta dimensioni variabili a seconda dello spazio a disposizione e delle esigenze: per garantire il passaggio in comodità, una bussola per interni standard si aggira sui 70-90 cm, ma nulla vieta di realizzare un passaggio più stretto o più ampio. La sua altezza, invece, si attesta sui 210 cm.
La struttura della porta è costituita da un controtelaio o falso telaio, generalmente in legno, che viene montato a spessore nel muro, in maniera tale da poter ospitare il telaio della porta; il telaio rappresenta l'ossatura, con i suoi montanti verticali e il montante orizzontale.
A finire l'anta mobile, che noi chiamiamo generalmente bussola, che, in caso di anta a battente, viene assicurata al telaio tramite cerniere, oppure agganciata ad un binario che ne assicura lo scorrimento.
Indipendentemente dal tipo di apertura, l'anta può essere realizzata con una struttura piena, come ad esempio il multistrato; essa, per natura, garantisce un buon isolamento termico e acustico.
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Le ante in legno lamellare, invece, vengono rivestite con essenze di legno pregiato; hanno i pregi del legno massiccio e sono molto resistenti alle variazioni di temperatura.
Nel caso invece siano tamburate, la struttura perimetrale è spesso realizzata in legno di abete, mentre all'interno, tra due pannelli di truciolare, viene inserito cartone a nido d'ape. La porta presenta una buona resistenza agli urti e alle deformazioni provocate dall'umidità.
Le ante delle porte interne più comuni possono essere uniformemente realizzate in legno o avere degli inserti in vetro, opachi o trasparenti, in grado di donare un tocco di originalità e consentire il passaggio della luce da un ambiente all'altro.
Il vetro impiegato deve essere conforme alla norma UNI 7697, in maniera tale da garantire un alto grado di infrangibilità e quindi la sicurezza degli utenti; dal punto di vista decorativo essi possono essere semplici, specchiati o dotati di decori incisi, pantografati o inseriti con legatura a piombo.
A completare il tutto la serratura e la maniglia, anche esso elemento da scegliere con attenzione se si vuole personalizzare al massimo la propria porta.
Insomma anche per le porte classiche si ha una grande varietà di soluzioni.
Le porte interne a battente sono le più diffuse per la loro economicità e funzionalità; come sopra descritto sono quelle che presentano l'anta agganciata al telaio tramite cerniere visibili o a scomparsa che ne determinano il senso di apertura; essa può essere progettata con apertura verso destra o sinistra a seconda dei singoli casi: per comodità è concepita verso la più vicina parete perpendicolare al muro che ospita la porta.
Quasi tutte le porte presenti sul mercato sono reversibili, in maniera tale da stabilirne il senso di apertura nel momento della posa in opera.
Scegliere una porta a battente non significa in alcun modo cadere nella banalità, perché tantissime sono le soluzioni innovative ed originali di questa tipologia di apertura.
A titolo esemplificativo citiamo la serie Gabilia dell'azienda GAROFOLI spa, collezione caratterizzata da grande funzionalità e cura dei dettagli data dall'accostamento di due finiture: laccature a poro aperto e laccature lucide in metacrilato.
Questa alternanza conferisce ai modelli della collezione Gabilia un carattere deciso ed elegante.
Le porte scorrevoli o a scrigno sono perfette per chi vuole risolvere un problema spaziale derivante dall'ingombro dell'anta.
In questo modo infatti l'anta scorre all'interno del muro o all'esterno su di un binario.
Nel primo caso è necessario che la parete non sia portante in quanto al suo interno deve essere installato un controtelaio, detto scrigno, entro il quale scorrerà la porta; il controtelaio deve avere un'ampiezza pari al doppio dell'anta della porta e lunghezza in funzione dell'ampiezza del passaggio.
Al suo interno sarà alloggiato il binario per lo scorrimento, con i cuscinetti che ne garantiranno un movimento delicato e ammortizzato.
Se invece lo scorrimento avviene all'esterno del muro su di un binario esterno, a vista o celato, sarà necessario avere una parete libera da ogni ingombro in maniera tale che l'anta della porta possa aprirsi senza incontrare ostacoli.
Nel caso delle porte a scomparsa vi proponiamo una delle soluzioni di SCRIGNO, storica azienda italiana leader nella produzione di porte; nel suo catalogo tantissime sono le soluzioni di controtelai per porte scorrevoli con meccanismo di scorrimento base, per grandi luci, con ante in parte a battente ed in parte a scorrimento, etc.
Tra questi Base Doppio, controtelaio ideato per far scorrere le ante a destra e sinistra nei rispettivi vani; per questo motivo vengono installati due cassonetti all'interno di pareti in muratura o in cartongesso.
A richiesta può essere personalizzato con un comodo meccanismo per l'apertura simultanea di entrambe le porte.
Le porte scorrevoli su binario esterno rappresentano la soluzione ideale per chi concepisce la porta come vero e proprio elemento d'arredo; il loro unico limite è nella delicatezza, soprattutto se l'anta è vetrata.
Ferrero Legno propone nella collezione Scenario, Premium, porta scorrevole ad esterno muro caratterizzata da cristalli retroverniciati, profilo complanare all'anta e pannello tamburato fonoassorbente, a garanzia di un alto livello estetico e di un elevato comfort abitativo. I profili disponibili sono in ghisa o alluminio anodizzato.
Dette a filo muro o invisibili, sono porte che nascondono al massimo il loro funzionamento celando coprifili, cerniere a vista e stipiti; sono perfette in ambienti estremamente minimali o per rendere discreti passaggi per armadiature e ripostigli.
Questa essenzialità può essere applicata sia per porte con anta a battente che con sistema a scorrimento.
Linvisibile dichiara già dal nome il suo intento: celarsi all'interno della parete fino a fondersi con essa.
L'Invisibile a Bilico verticale Filo 10 è la prima porta a totale filo muro su entrambi i lati, realizzata con un pannello dello spessore di 10 cm, pari a quello del muro.
Grazie ad un sofisticato sistema di perni a scomparsa, la porta può aprirsi girando su se stessa con differenti gradi di apertura.
È realizzabile in tutte le dimensioni e può essere rivestita con qualsiasi tipo di materiale (metallo, pietra, pelle, carta da parati, etc.), in maniera tale da adattarsi ad ogni ambiente e diventare perfettamente invisibile grazie alla completa planarità tra parete e porta.
È proposta anche nelle versioni laccate (opache o lucide), in essenza e con lavorazione di pantografatura.
Una volta stabilita la tipologia di porte per il proprio appartamento, scelta sulla base del proprio gusto e delle esigenze spaziali, il mio consiglio è di rivolgersi a diversi rivenditori di infissi interni per avere un quadro più completo della situazione.
Disponendo di più preventivi si potrà scegliere tra le offerte più convenienti.
Non dimentichiamo che se vogliamo avviare dei lavori di manutenzione straordinaria o ristrutturazione del nostro appartamento, l'acquisto delle porte è detraibile al 50%; nel caso specifico, in assenza di altri lavori, l'acquisto e la posa in opera della porta è detraibile solo nel caso in cui venga modificato il vano (allargato o ristretto) o venga sostituita una porta interna con una del tipo blindata.
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