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Entrare in un appartamento e notare, in un angolo del soggiorno luminoso, curato e ben arredato, una pianta che sopravvive a stento e che, di sicuro, ha visto giorni migliori nel corso della sua esistenza, è una delle mancanze più gravi di una perfetta padrona di casa.
Niente più di un mucchietto di rami rinsecchiti radunati in un vaso riempito di terra ormai screpolata, può intaccare la positività di un bell'ambiente, facendolo percepire come trascurato e in stato di incipiente abbandono.
Per chi, come me, non è stato dotato da Madre Natura del leggendario pollice verde, ecco due proposte calibrate sul target del giardiniere distratto, incostante e impaziente e, tuttavia, desideroso di donare il suo contributo verde all'universo delle piante da appartamento.
Ideale per chi ha poco spazio è l'Aechmea Fasciata, pianta della famiglia delle Bromeliacee e originaria dell'America tropicale.
Posta in luogo luminoso, al riparo dell'azione diretta dei raggi solari, delle correnti d'aria e delle sorgenti di calore artificiale, ci rallegrerà a lungo grazie al tripudio della sua infiorescenza centrale rosa / violacea, circondata da un calice di grosse, rigide e carnose foglie di colore verde scuro.
Per curarla in modo adeguato sono sufficienti poche e semplici mosse:
primo, conservarla in un vaso di piccole dimensioni, con terreno soffice e ben drenato;
secondo, evitare ristagni alla base, ponendo una ridotta quantità d'acqua nel calice centrale piuttosto che nel vaso.
Altra proposta. La prova certa della sua facilità di coltivazione è questa: io, che ho il pollice nero (di grafite, faccio l'architetto!) invece che verde, ce l'ho in casa da ben tre anni e lui, il Syngonium, pare sempre felice di accogliermi al rientro dopo una lunga giornata di lavoro; sarà perché è ignaro del colore del pollice suddetto?
Comunque, per difenderlo dagli attacchi dei miei piccoli teppisti in erba l'ho collocato in alto in una cesta sospesa, in un angolo vicino alla finestra, dove può bearsi della luce senza esserne accecato.
Lo innaffio regolarmente ma cerco di non esagerare, perseverando nell'obiettivo di mantenere il terreno umido ma non fradicio d'acqua.
Credo inoltre che a breve dovrò rinvasarlo, perché in poco tempo è cresciuto a dismisura, regalandomi la possibilità (che sfrutterò in primavera) di moltiplicarlo per talea.
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