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A molti sara' capitato di visitare la casa di qualche amico o conoscente, in occasione dell'ultimazione dei lavori di ristrutturazione ed arredamento e provare nell'osservare l'insieme dell'opera, una sensazione di sostanziale gradimento, disturbata pero' da qualcosa che con l'intera composizione non ha niente a che vedere.
Occorre con calma rivedere l'ambiente visitato di fretta la prima volta, per poter notare con più dovizia di particolari, quali sono gli elementi che arrecano disagio ai nostri occhi.
Un cattivo accoppiamento di colori, accostamenti volumetrici non equilibrati, tessuti troppo vistosi, luci non adeguate, sono spesso la causa di tali inconvenienti.
Gli elementi citati, insieme a molti altri che non possono definirsi permanenti, possono facilmente correggersi, cambiando colore ad esempio alle pareti, illuminando diversamente un ambiente, o disponendo in maniera più adeguata mobili e quadri.
Vi sono però alcuni particolari che se mal impostati all'atto della realizzazione di un interno, si rivelano con il tempo di pessimo effetto, con l'aggravante di non poter essere eliminati tanto facilmente, senza comportare oneri gravosi.
Un esempio ricorrente ancora oggi, è costituito dall'errato dimensionamento delle soglie interne ed esterne, che crea delle dissonanze nella vista complessiva di un pavimento.
Se in fase di progettazione, non si stabilisce ad esempio con precisione il posizionamento degli infissi esterni, rispetto allo spessore del tamponamento che dovrà contenerli, inevitabilmente ci si ritroverà con uno spessore di soglia che all'interno dell'ambiente interromperà in maniera antiestetica la continuità del pavimento.
Il fenomeno risulta ancora più evidente, quando tra la tonalità del materiale costituente la soglia e quello del pavimento adiacente, non vi è alcun accostamento di sorta.
Allo scopo di evitare tale inestetismo, è buona regola richiedere al fornitore degli infissi esterni che dovranno essere montati, una scheda tecnica dei profili da adottare, allo scopo di calcolare con precisione il loro posizionamento.
Un metodo utilissimo per evitare grossolani errori, è quello di costruirsi, con l'aiuto del serramentista che gentilmente ci fornirà un campione del nodo telaio controtelaio, una sagoma dell'ingombro che l'infisso avrà all'interno del vano.
In questo modo si potrà verificare in anticipo l'effetto che si vorrà ottenere, senza possibilità di errore.
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