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Teresa Sapey inizia l'approccio alla progettazione dei parcheggi con l'Hotel Puerta de America di Madrid, nel quale riesce ad accaparrarsi uno spazio da ripensare, che nessuno aveva tenuto in considerazione, accanto a nomi del calibro di N. Foster, Z.Hadid, J.Nouvel.
Da allora i parcheggi, soprattutto quelli sotterranei, sono divenuti oggetto delle sue ricerche, oltre naturalmente alla progettazione di showroom e spazi espositivi, e hanno acquisito una sorta di dignità stilistica, perdendo la loro mera funzione di contenitori di macchine e divenendo spazi vivi, colorati, non più angusti, bui e pericolosi, così come sono queste aree soprattutto nella grandi città.
Esempi degni di nota sono sicuramente il parcheggio di Plaza de Vazquez de Mella a Madrid, dove domina il colore rosso, e citazioni dantesche, sotto forma di scritte al neon, decorano l'interno.
La presenza di segnali luminosi e di immagini colorate, nonché una maggiore sensibilità ed attenzione per le categorie disagiate, regalano una vivacità unica, recuperando così spazi malfamati e rendendoli una sorta di museo ipogeo da visitare.
Ancor più vivo e colorato, ma soprattutto attento alle problematiche delle metropoli, è invece il parcheggio in Plaza Canovas a Valencia, dove, in pieno centro storico, è stata realizzata un'area per un eco parking: innanzitutto la possibilità di lasciare la propria autovettura in pieno centro è un chiaro incentivo all'uso dei mezzi pubblici o delle proprie gambe, e già questo lo rende un parcheggio eco, ma soprattutto è uno dei pochi parcheggi ad essere dotato di punti di ricarica per le auto elettriche.
Una volta lasciata la propria vettura, il cittadino o il turista, si lascia guidare da uno dei percorsi colorati: il verde conduce ai parchi urbani, il rosso alle mete culturali, il blu alla spiaggia, il giallo alle attrazioni.
Il tutto all'insegna dell'originalità e della vivacità (di pensiero).
Info: www.teresasapey.com (sito in costruzione)
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