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Esistono due modi per utilizzare l'energia irradiata dal sole per trasformarla in energia utile alle attività dell'uomo: attraverso i pannelli fotovoltaici, che la trasformano in energia elettrica, e attraverso i pannelli solari termici, che la trasformano in calore per riscaldare l'acqua ad uso sanitario.
Questi ultimi, detti anche collettori, sono un valido sostituto di caldaie a gas o scaldabagno elettrici per riscaldare l'acqua utilizzata, ad esempio, per lavarsi. Essi permettono, quindi, un notevole risparmio di energia elettrica, tenendo conto anche del fatto che l'Italia può disporre di un'insolazione media annua molto elevata.
Il pannello solare è composto di un radiatore in grado di assorbire la radiazione solare e trasferirla al serbatoio d'acqua. L'adduzione all'impianto idrico domestico può avvenire mediante circolazione naturale o forzata. In quest'ultimo caso il pannello prevede la presenza di una pompa idraulica ad alimentazione elettrica.
Il tempo impiegato a riscaldare un serbatoio d'acqua è di circa 10 ore, ma varia, naturalmente, in base all'esposizione, alla stagione, alla latitudine e alle condizioni meteorologiche. Quando il cielo è coperto e in inverno, il rendimento di un pannello cala di molti gradi. Di notte è possibile utilizzare solo l'acqua calda accumulata durante il giorno, per poi aspettare il nuovo riempimento del serbatoio il mattino dopo.È per questo che è consigliabile utilizzare tale tipo di impianto non in maniera esclusiva, ma in abbinamento ad una tradizionale caldaia a gas o a uno scaldabagno elettrico.In particolare è possibile collegare il collettore e la caldaia, in maniera che questa consumi meno gas garantendo però produzione continua di acqua calda.
Anche il numero di pannelli occorrenti per un impianto cambia in base a vari fattori. Se consideriamo che un metro quadrato di pannello riscalda mediamente una quantità di ca. 80-130 litri d'acqua a 40°, e che il fabbisogno giornaliero per persona è di 30-50 litri, possiamo dire che per una famiglia di quattro persone occorrono un paio di metri quadri.
Con le tecnologie più moderne è possibile anche superare i tradizionali problemi legati alle ore notturne, o di tempo nuvoloso, tanto che questo tipo di impianto è molto diffuso in un paese come la Germania, che può disporre di un'insolazione sicuramente molto inferiore alla nostra.Infatti l'acqua riscaldata viene conservata in serbatoi coibentati, in modo da mantenerla alla temperatura giusta per molte ore.
La crescita del mercato ha portato anche un abbassamento dei prezzi, dovuto alla maggiore concorrenza tra le ditte produttrici ed installatrici.
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