Le norme europee per l'ambiente: quali sono le ultime novità
Il Consiglio Europeo dà il via libera alla revisione della direttiva in materia di efficienza energetica degli edifici. Viene così completata l'ultima fase di un processo legislativo già iniziato da tempo. Sarà prossima la pubblicazione della nuova direttiva UE nella Gazzetta Ufficiale dell'UE.
L'entrata in vigore della normativa è prevista nei 20 giorni successivi. Il periodo per il recepimento della direttiva da parte degli Stati membri sarà di 20 mesi.
La direttiva rivista modificherà la direttiva 2010/31 UE; fa parte del pacchetto normativo per Energia pulita e costituisce la riprova dell'attenzione, da sempre riservata dall'Unione Europea, alla tutela dell'ambiente. Gli stati membri dell'UE dovranno elaborare strategie nazionali di lungo termine per promuovere le ristrutturazioni efficienti di immobili pubblici e privati, stimolando la riduzione delle emissioni UE almeno dell'80% rispetto a quanto riscontrato nel 1990.

Vediamo quali sono le novità. La nuova direttiva, che è stata approvata dal Parlamento europeo lo scorso 17 aprile con 546 voti a favore, 35 contrari e 96 astensioni, ha lo scopo di migliorare l'efficienza energetica degli immobili e incentivare la ristrutturazione degli edifici.
In particolare si vuole ridurre il consumo energetico degli edifici di nuova costruzione o già esistenti. Una gran quantità di emissione di gas serra proviene dalle abitazioni, dagli uffici o da altri edifici. Inoltre, la maggioranza degli edifici in Europa non sono efficienti. Ecco perché si è resa necessaria la revisione della direttiva in materia.
Altro obiettivo di lungo termine è quello di decarbonizzare il parco immobiliare in Europa ritenuto fortemente inefficiente entro il 2050. Si vuole dunque facilitare il passaggio verso un'economia a basse emissioni di carbonio.
La direttiva vuole promuovere degli interventi di ristrutturazione economicamente efficienti, mediante l'introduzione di un indicatore di intelligenza per gli edifici, attraverso la semplificazione delle ispezioni degli impianti di riscaldamento e di condizionamento. Si propone inoltre di promuovere la mobilità elettrica con la realizzazione di infrastrutture negli edifici con posti auto destinati a veicoli elettrici.