Bonus casa: nuove regole sulla cessione dei crediti
Novità sul tema della cessione dei crediti da parte delle banche. Salta il limite del primo maggio 2022 che era stato precedentemente fissato.
Ma andiamo con ordine e spieghiamo le novità raffrontandole con quella che era la situazione prima della legge approvata dal Senato. Quel che è certo è che ora le banche potranno cedere ai propri correntisti dotati di partita Iva anche i crediti comunicati in data antecedente il primo maggio 2022.
Con il disegno di legge di conversione del DL 73/2022 sulla Semplificazione fiscale, approvato dal Senato il 2 agosto, viene approvato lo sblocco retroattivo della cessione del credito. Questo sta a significare che anche i crediti comunicati prima del 1 maggio, data che faceva da spartiacque, potranno essere ceduti.
Le banche dunque non saranno più tenute a verificare che la comunicazione della prima cessione o dello sconto in fattura sia stata effettuata successivamente al primo di maggio 2022, come inizialmente richiesto, con evidente sblocco delle procedure.

Con la legge sopra citata viene infatti abrogato il comma 3 dell'articolo 57 del Decreto Aiuti che ha autorizzato gli istituti di credito a cedere i crediti di imposta relativi ai bonus edilizi ai clienti possessori di partita IVA, senza poter ulteriormente cedere il credito.
Anche se l'obiettivo era sbloccare il mercato della cessione dei crediti, il Decreto Aiuti poneva un limite, consentendo alle banche solo l'acquisto dei crediti la cui prima cessione veniva comunicata all'Agenzia delle Entrate in data posteriore al 1 maggio 2022.
Con l'eliminazione di questo limite, tenuto conto del numero di crediti a disposizione delle banche, si potrà rimenttere in moto un meccanismo che aveva dovuto affrontare un momento di arresto.
Un problema che sembra ancora da risolvere resta quello della responsabilità dei cessionari che permette al Fisco di chiamarli a rispondere a seguito delle condotte scorrette del soggetto cedente.