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Tutti i tg e i giornali, negli ultimi due anni, riportano spesso come prima notizia la difficile situazione economica del nostro paese: è risaputo quindi che molte famiglie italiane trovano difficoltà nell'acquisto di beni di prima necessità, o comunque, data la scarsa liquidità disponibile, tendono a restringere le spese.
Tutto ciò ha una grande ricaduta sulle nuove generazioni che trovano molta difficoltà nell'intraprendere un proprio percorso di vita, cercando di rendersi indipendenti dai propri familiari.
Fino a pochi anni fa l'indipendenza aveva inizio con il trasferimento in una nuova casa o in un piccolo appartamento, acquistati, dai più, attraverso mutui o finanziamenti.
Oggi ottenere un mutuo non è più così semplice, perché le banche esigono sicurezze che i contratti di lavoro più frequenti, come quelli a tempo determinato o a progetto, non garantiscono.
I giovani, anche quelli più fortunati che dispongono di un lavoro, si trovano quindi attanagliati in una situazione che non permette loro di dare una svolta alla propria vita.
In questa difficile situazione alcune piccole iniziative promosse dal governo o dagli enti locali, cercano di agevolare la compravendita degli immobili, sia per venire incontro alle esigenze delle giovani famiglie, sia per dare una scossa ad un mercato oramai in stallo.
Ecco, quindi, di seguito elencate alcune delle iniziative promosse negli ultimi anni che hanno permesso un avvicinamento maggiore dei giovani all'acquisto della prima casa.
Il primo dei progetti proposti è stato promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù con l'obiettivo di offrire le garanzie necessarie per consentire di ottenere un mutuo per l'acquisto della prima casa alle giovani coppie o ai nuclei familiari anche monogenitoriali con figli minori, titolari di contratti di lavoro atipici o a tempo determinato.
I beneficiari del finanziamento devono avere un'età inferiore a 35 anni e un reddito Isee complessivo non superiore a 35 mila euro.
L'età inferiore a 35 anni è un requisito che deve essere soddisfatto da entrambi i componenti il nucleo familiare.
Non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef deve derivare da contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
I componenti del nucleo familiare non devono risultare proprietari di altri immobili ad uso abitativo.
L'immobile, la cui superficie non deve superare i 90 metri quadri, deve essere adibito ad abitazione principale, non deve rientrare nelle categorie catastali A1 - abitazioni signorili, A8 –ville- e A9 -castelli, palazzi- e non deve avere le caratteristiche di lusso.
L'ammontare del finanziamento non deve essere superiore a 200.000 euro.
Il tasso applicato e le condizioni del mutuo sono stabilite dai singoli istituti bancari entro i parametri consentiti dall'accordo tra il Dipartimento della Gioventù e l'Associazione Bancaria Italiana.
Possono effettuare le operazioni di erogazione dei mutui garantiti dal Fondo le banche e gli intermediari finanziari che hanno aderito all'iniziativa sottoscrivendo con il Dipartimento della Gioventù apposite convenzioni.
Tutte le informazioni dettagliate e i link di approfondimento sono disponibili al sito Diamoglifuturo.it.
Non mancano le iniziative degli enti locali che promuovono azioni volte all'avvicinamento dei giovani a mutui a tassi agevolati.
La Regione Lombardia ha, ad esempio, attivato un progetto che prevede l'abbattimento di 2 punti percentuali sul tasso di interesse del mutuo stipulato con il proprio istituto di credito che, attraverso Finlombarda, riceverà un contributo regionale.
La misura è finanziata con 5 milioni di euro della Regione.
Il Fondo interviene a favore delle giovani coppie che hanno contratto o contraggono matrimonio nel periodo compreso tra il 1 giugno 2012 e il 30 maggio 2013.
I beneficiari devono avere un Isee non superiore a 35.000 euro, calcolato sui redditi percepiti e i patrimoni posseduti nell'anno 2011.
I richiedenti devono essere residenti in Lombardia da almeno cinque anni, non avere usufruito di altre agevolazioni per le stesse finalità e non possedere altro alloggio nel territorio lombardo.
Il mutuo deve essere intestato a uno o entrambi i componenti il nucleo familiare ed essere stipulato nel periodo compreso tra il 1 giugno 2012 e il 31 maggio 2013 con una delle banche o intermediari finanziari convenzionati con Finlombarda; deve avere una durata non inferiore a venti anni, essere stato acceso esclusivamente per l'alloggio oggetto del contributo ed essere stato concesso per un valore non inferiore al 50% del valore dell'alloggio.
L'appartamento deve avere caratteristiche che consentano di usufruire delle agevolazioni fiscali previste per la prima casa di abitazione e avere un prezzo di acquisto non superiore a 280.000 euro.
Questo è solo uno degli esempi di iniziative esistenti: tra le altre, anche la Regione Abruzzo mette a disposizione annualmente un fondo per l'acquisto della prima casa.
Il consiglio è quello di consultare i siti internet dei propri comuni o regioni di appartenenza, e di rivolgersi a consulenti o esperti in materia per evitare di farsi sfuggire bandi ed agevolazioni utili ad alleggerire le somme da spendere.
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