Le regole da conoscere per acquistarli nei mercatini.
Gli appassionati di mobili d'antiquariato si affidano ai numerosi mercatini, dislocati in giro per l'Italia, per effettuare acquisti a prezzi accessibili di mobili e complementi d'epoca da mettere a nuovo con un attento lavoro di restauro.
Innanzitutto dobbiamo porre un termine temporale a ciò che si può definire antiquariato: per gli esperti del settore è tutto ciò che data gli anni antecedenti i Venti e Trenta dello scorso secolo; i mobili prodotti successivamente, infatti, rientrano in quello che si definisce modernariato.
Per avvicinarsi all'acquisto è necessario avere un minimo di conoscenze sugli stili, la qualità del legno e le aree di provenienza.
Allo stesso modo bisogna essere in grado di riconoscere la competenza del venditore.
La precisione e la ricchezza di dettagli che un antiquario denota nel descrivere le parti del mobile, le essenze, lo stile e le lavorazioni possono essere misura del suo grado di capacità.
Per essere autentico un mobile antico deve essere composto almeno per il 70% di parti originali dell'epoca, e solo per il 30% di parti frutto di aggiustamenti e sostituzioni.
I pezzi che si possono trovare nei mercati sono quelli di piccole dimensioni, come tavoli, sedie, cassapanche, comodini, piattaie, madie, perché possono essere facilmente trasportati, sia da chi vende che da chi acquista.
Se si intende acquistare un mobile non in perfetto stato, per poi farlo restaurare, si tenga presente che è più semplice operare su un mobile di legno massiccio, piuttosto che su uno che presenti intagli, intarsi, dorature o impiallacciature da ripristinare.
Il costo del lavoro varierà in base all'antichità dell'oggetto, allo stato di conservazione e al tempo impiegato per portarlo a termine.
È possibile anche acquistare pezzi su commissione, perché gli antiquari dispongono di solito di un magazzino o scambiano oggetti con i colleghi.
Se si acquistano pezzi che costano diverse migliaia di euro, è opportuno stipulare una polizza assicurativa che copra eventuali furti, danni o incendi.
La polizza più adatta andrà scelta tenendo conto del valore dell'oggetto, che andrà definito o in base al prezzo pagato o in base ad una stima di un esperto, ai rischi verso cui si intende coprirli e al premio da pagare alla compagnia.
Spesso le compagnie propongono una polizza stimata dopo aver fatto periziare l'oggetto da un esperto.
Bisognerà conservare tutti i documenti che comprovano l'acquisto, da esibire in caso di furto, come la fattura, la ricevuta della carta di credito o la matrice dell'assegno con cui si è effettuato l'acquisto, una fotografia.
Tra questi documenti va considerata l'expertise, cioè la dichiarazione di autenticità rilasciata da chi ha venduto.
Nell'expertise sono contenuti tutti gli elementi che concorrono a determinare il valore, quali l'autore, la datazione e l'area di provenienza.