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C'era una volta il soggiorno buono che, una volta scelto, fatto realizzare su misura nel miglior legno possibile e lavorato con antica perizia dall'artigiano di fiducia, andava a riempire le pareti e i pavimenti di una stanza senza lasciarla più. Le generazioni si succedevano alla stessa tavola, riponevano vecchi libri negli stessi scaffali di sempre e tutto scorreva lieve, apparentemente immutabile.
Arriviamo a oggi; tutto è cambiato. Il mondo è in continua e frenetica evoluzione e gli oggetti che ci accompagnano sono soggetti a un ciclo vita / morte molto più breve ed effimero. Quando intervengo nella ristrutturazione di un appartamento, mi trovo a malincuore a smantellare composizioni di mobili amati e curati per molti e molti anni e, se riesco a convincere i miei committenti della bontà dell'operazione, tento il loro recupero e la loro personalizzazione, in linea con le esigenze dei nuovi giovani inquilini.
Non sempre, infatti, chi lascia la strada vecchia per la nuova acquisisce qualità e spesso le scelte ricadono su mobili e complementi di serie, frettolosamente acquistati con il solo scopo di riempire le quattro mura di casa e contenere ciò che ci è utile nella vita di tutti i giorni. La soluzione low cost, inoltre, sembra l'unico sbocco per lasciare la porta aperta al cambiamento e alla personalizzazione.
Mentre nessuno di noi si avventurerebbe nel rimaneggiamento di un mobile antico dall'evidente valore storico – artigianale, nessuno può farsi scrupolo nell'attaccare, armato di pitture, stickers e altre applicazioni, le ante dell'armadio in kit fai da te, così anonimo, eppur capace di accogliere le novità che gli vengono imposte dai nostri gusti.
Alla luce di questi comportamenti, così usuali ormai nella nostra concezione dell'abitare, molte aziende si sono attrezzate offrendo, nelle proprie collezioni di mobili, strumenti di personalizzazione built in.
È quello che ha fatto, ad esempio, Ronda Design, laboratorio progettuale nato in seno al Gruppo Ronda e con mission incentrata sulla sfida, nel settore dell'arredamento, al pensiero convenzionale su forma, materia, motivo e colore.
La collezione design – O comprende tre diverse linee di componenti d'arredamento modulare: materic - O, moviment - O e liber - O. In quest'ultima pesco l'ampio mobile contenitore / porta TV del modello 190, largo ben 180 cm e costituito da una doppia scaffalatura chiusa a tratti da pannelli frontali scorrevoli e illuminata all'interno da un sistema LED integrato.
La possibilità di personalizzare l'arredo è contenuta proprio nelle ante, che possono essere facilmente sostituite, per adattarle alle esigenze estetiche del momento, con l'ausilio di magneti e di una particolare sagomatura a incastro che facilita l'operazione.
E se la struttura in legno MDF è disponibile in sole tre varianti di colore (bianco luce, nero carbone, rosso fuoco), con le cover intercambiabili c'è veramente da sbizzarrirsi: oltre alle tre già citate, non posso non pubblicizzarvi il fresco verde clorofilla, il profondo blu petrolio e il rigoroso grigio acciaio.
Il risultato sarà un mobile di qualità nuovo ogni giorno, che trae dalla sua stessa gamma di accessori la possibilità di adattarsi ai nostri gusti mutevoli. Inoltre le ante, che non coprono tutta la larghezza del mobile, ma ne lasciano aperte alcune porzioni, diventano lo strumento per variare il suo aspetto frontale di volta in volta, mostrando o nascondendo gli oggetti riposti al suo interno.
Per l'azienda spagnola Punt, invece, la personalizzazione nasce dal dettaglio. Sulla superficie liscia e uniforme delle ante che chiudono i mobili contenitori della serie Dot, spicca qua e là, a intervalli regolari, il tocco di colore che punteggia l'incavo della maniglia, ricavata sottopiano con un intaglio conico della superficie.
Anche qui, come per le soluzioni Ronda, l'involucro del mobile si mantiene discreto grazie alle sue colorazioni eleganti e neutre: acero naturale, sbiancato o tinto in scuro wengè. Di contrasto, invece, ampio spazio al colore nei dot (i punti) selezionati in corrispondenza delle maniglie: rosso, verde, azzurro, giallo, grigio, bianco e chi più ne ha più ne metta.
Ante intercambiabili e forte vocazione grafica, invece, sono i motivi ispiratori delle creazioni del brand trevigiano Hollo, nato dall'esperienza dell'azienda Homecode e votato al design giovane e versatile. Sfogliare il catalogo online, dal quale è possibile accedere alla pagina per l'acquisto di ogni prodotto, è facile e poco impegnativo come scorrere gli abiti sullo stander del nostro negozio d'abbigliamento preferito.
Fantasie diverse, nate da fonti di ispirazione eterogenee e spiritose, vestono le ante del classico mobile contenitore milleusi, reinventato nelle superfici ma non nella sostanza e nella funzionalità. E visto che le forme e le dimensioni rimangono fisse (106 x 110 x 43 cm), così come il prezzo (389 euro), per ogni Hollo è disponibile anche l'opzione Buy Only Doors; in sostanza si mettono via gli sportelli vecchi e si applicano, con poche mosse, quelli nuovi.
Date un'occhiata al sito e rimarrete incantati da questa semplicità fatta arredo.
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