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Gli eventi sismici degli ultimi giorni, hanno provocato un nuovo terremoto di notizie, molte volte contrastanti circa i metodi e le indagini da fare, per poter conoscere il grado di sicurezza degli edifici pubblici e privati.
Fondamentalmente è stato messo in risalto quali parti degli edifici vanno osservate, al fine di rilevare lesioni e dissesti che possano far ipotizzare un danno strutturale, in seguito ad evento sismico.
I metodi consigliati, alcuni validi altri inutili, si riferiscono sempre al dopo, ossia a disastro avvenuto senza tener conto che cosa fondamentale è la prevenzione che oggi può essere fatta con metodi non eccessivamente invasivi e scientificamente validi, con costi contenuti.
Cosa fondamentale a mio avviso, è conoscere il grado di efficienza dei materiali da costruzione con i quali è stato realizzato un edificio, al fine di poter valutare il rischio di collasso strutturale in seguito ad eventi particolari.
I metodi che mi accingo a descrivere, ci consentono di acquisire dati fondamentali relativi alla efficienza delle strutture portanti, in modo tale da predisporre in caso di deficienze essenziali, adeguati interventi di rinforzo e consolidamento, atti a garantire o una maggiore resistenza delle strutture o addirittura un adeguamento antisismico delle stesse nel rispetto delle norme vigenti in materia.
Di seguito viene illustrato lo svolgimento di una campagna di indagini strutturali effettuata su un immobile popolare, costruito negli anni 50, che ha molto allarmato gli occupanti, a causa di forti fenomeni di ossidazione delle armature, in seguito alla carbonatazione del calcestruzzo
I primi sintomi evidenti gli hanno manifestati i solai, denotando in maniera diffusa l'espulsione dei fondelli, in seguito sono stati osservati diversi fenomeni di espulsione del copriferro su sbalzi, pilastri e travi
A questo punto in seguito a sopralluogo effettuato da professionista competente è stato predisposta una campagna di indagini strutturali consistente in:
Prove sul calcestruzzo, con sonde Windsor al fine di determinarne la resistenza a rottura, il tutto secondo la norma ASTM C 803-75;
Prove sclerometriche su calcestruzzo secondo la norma UNI 9189;
Prove per la determinazione della profondità di carbonatazione e del profilo di penetrazione degli ioni di cloruro nel calcestruzzo secondo le norme UNI 9944;
Rilievo delle armature e della geometria dei solai.
A seguito delle prove effettuate, sono state riscontrate diverse situazioni che hanno richiesto la predisposizione di un progetto di rafforzamento strutturale.
Quello che mi preme sottolineare, è il fatto che con una spesa di di circa 2500 euro, otto famiglie hanno potuto conoscere in anticipo cosa fare per evitare in seguito danni irreparabili.
La modesta somma spesa, rapportata alla possibilità di preservare persone e cose da danni gravi non ha bisogno di commenti circa la bontà dell'intervento.
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