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La lavatrice nel tempo ha subito una grande trasformazione: dagli orrendi parallelepipedi in circolazione fino a qualche anno fa, i progressi sono stati notevoli; oblò e manopole hanno assunto un'estetica molto curata, diventando il pallino di molti designer e anche nel caso di appartamenti piccoli, non è più così necessario nascondere questo elettrodomestico per relegarlo nel bagno di servizio.
Acciaio inossidabile, velocità più alte di centrifuga, coperchi in porcellana e comandi leggibili, più facili da usare e disposti in modo logico.
E per i più navigati, i modelli di ultima generazione sono addirittura touchpad e con menu dotati di programmi personalizzati. Basta dare un occhio ai numerosi modelli di noti marchi, dove l'estetica è ben studiata e definita al dettaglio, ma anche la sostenibilità e la salvaguardia dell'ambiente giocano un ruolo fondamentale.
Gli elettrodomestici del futuro, pur dovendo continuare ad assicurare la massima utilità e comodità alla vita domestica, dovranno fare i conti con i problemi energetici e le esigenze di ecosostenibilità ambientale.
Anche per le lavatrici la continua evoluzione tecnologica è finalizzata alla riduzione della spesa energetica e dell'impatto ambientale.
Gli indicatori che descrivono in prima battuta le caratteristiche dei consumi e di rispetto dell'ambiente per una lavatrice, sono l'etichetta energetica e l'ecolabel, ormai presenti obbligatoriamente su tutti gli elettrodomestici da più di un decennio. Questi, sono consultabili via Internet già da prima di recarsi al negozio per l'acquisto.
Anche per la lavatrice è possibile ridurre il consumo energetico, grazie a un utilizzo consapevole e appropriato.
Ecco i consigli da seguire:
-scegliere il programma adeguato, evitando quello a 90°.
Infatti, con i detersivi moderni, per avere un bucato pulito, non è necessario arrivare a temperature troppo elevate, che fanno consumare più energia perché comprendono anche una fase di prelavaggio e, oltretutto, a lungo andare deteriorano la biancheria;
- preferire quindi programmi di lavaggio intorno ai 40°- 60°, che mantengono anche inalterati i colori dei tessuti;
- utilizzare la lavatrice sempre a pieno carico. Esistono anche dei programmi di lavaggio a mezzo carico, che consentono comunque di economizzare sull'energia, ma certamente ciò non vuol dire che il consumo sarà la metà di quello necessario al pieno carico;
- adoperare una quantità di detersivo adeguata alla durezza dell'acqua, senza mai esagerare, in quanto si tende a usarne sempre più del necessario.
Attenersi quindi alle dosi consigliate dalle case produttrici, a vantaggio di un ambiente meno inquinato.
Fondamentale per una lavatrice, al fine della riduzione dei consumi e dell'inquinamento ambientale, è la quantità di acqua necessaria per effettuare i lavaggi, naturalmente correlata alla tipologia di lavaggio da effettuare.
La stessa durezza dell'acqua, che è una caratteristica dipendente dalla località di riferimento, influenza notevolmente l'efficienza della lavatrice, attaccando i suoi componenti con i processi di corrosione e incrostazioni.
Ciò determina un peggioramento della qualità dei lavaggi e in taluni casi la possibilità che i capi lavati possano essere macchiati.
La durezza dell'acqua esprime il contenuto di ioni calcio e magnesio in essa presenti, poco solubili in acqua. Questo valore è misurato con il grado francese °f, che indica la presenza di 10 mg di carbonato di calcio (CaCO3) per litro di acqua, cioè 1°f = 10 mg/l = 10 ppm (parti per milione).
In commercio sono disponibili dei kit semplici ed economici per la misurazione della durezza dell'acqua, che può essere classificata come:
- molto dolce, fino a 7 °f
- dolce, da 7 f a 14 °f
- mediamente dura, da 14 °f a 22 °f
- discretamente dura, da 22 °f a 32 °f
- dura da 32 °f a 54 °f
- molto dura oltre 54 °f.
Nei casi di acqua particolarmente dura, l'utilizzo di addolcitori permette di abbassare il grado di durezza; in alternativa, il mercato offre particolari detersivi con additivi in grado di contrastare gli effetti negativi dell'acqua dura sui lavaggi, con dei costi inevitabilmente superiori rispetto ai detersivi standard.
Quando si acquista una nuova lavatrice bisogna accertarsi che l'apparecchio sia dotato di dispositivi che garantiscono una piena sicurezza d'uso.
Inoltre, dobbiamo prevedere delle accortezze per un migliore funzionamento che garantisca una lunga durata all'elettrodomestico. Prima di tutto bisogna prevedere l'ubicazione della lavatrice per non fare fatica quando si estrae la biancheria.
Infatti, in base allo spazio dedicato a questo elettrodomestico si deve scegliere il modello con le dimensioni adatte e con caricamento laterale o dall'alto.
Ci cono dei modelli con profondità da 32, 40 e 45 cm e con larghezza inferiore a 60 cm.
Di solito il posto adatto della lavatrice è nel bagno di servizio o nella lavanderia.
Se la casa non dispone di questi due ambienti possiamo comunque sistemarla nell'unica stanza da bagno, prestando attenzione allo spazio e alla possibilità di scegliere il tipo e il verso di apertura dell'oblò. In estrema ratio, se l'unico bagno domestico ha dimensioni ridotte possiamo prevedere di collocare la lavatrice anche in cucina.
In questo caso è certamente da evitare di affiancarla alla lavastoviglie in quanto potrebbe generare problemi nel corso della centrifuga. Consideriamo l'opportunità di mettere la lavatrice anche nel ripostiglio sempre però che nelle vicinanze ci sia uno scarico.
Per rendere la lavatrice stabile in modo da farla funzionare efficientemente, evitando spostamenti e vibrazioni rumorose causate dalla centrifuga, bisogna livellare l'apparecchio agendo sui piedini d'appoggio. Se questi dovessero risultare molto duri, è bene armarsi di cacciavite e buona volontà.
Prima dell'installazione della lavatrice assicurarsi che l'impianto elettrico sia dotato di messa a terra e che la potenza del contatore sia di almeno 3 KW.
È buona norma controllare se la nostra nuova lavatrice abbia in dotazione il dispositivo antiallagamento e antitrabocco, e che siano attivi durante l'intero ciclo di lavaggio.
Questo dispositivo è una valvola posta nell'elettrodomestico o sul rubinetto di erogazione che blocca la lavatrice in caso di fuoriuscita dell'acqua. Il sistema acqua stop evita i guasti sul tubo di scarico e carico.
L'antitrabocco registra il livello dell'acqua nella vasca di lavaggio. Nel caso di malfunzionamento della valvola, che ne blocca il passaggio, se il livello dell'acqua supera il limite di sicurezza, questo dispositivo interviene mettendo in funzione la pompa di scarico, evitando dunque il trabocco.
È importante, infine, accertarsi che il tubo di scarico dell'acqua sia del tipo rinforzato, in modo da resistere anche a pressioni superiori alla media. Il limite normale è di 60 bar.
La usiamo tutti i giorni o quasi, ma forse non sappiamo quanto in realtà la lavatrice sia un elettrodomestico molto delicato e bisognoso di attenzioni.
Il carico non deve mai superare un certo numero di chili, cinque o sette di media, richiede una cura anticalcare regolare e una pulitura dei filtri.
Facciamo attenzione anche alla manutenzione, affinché l'apparecchio duri più a lungo possibile.
È bene prestare attenzione alle seguenti regole:
- pulire il filtro frequentemente, in quanto il calcare e le impurità ostacolano il defluire dell'acqua;
- utilizzare gli appositi prodotti decalcificanti;
- staccare i collegamenti elettrici e idraulici quando la lavatrice non viene usata per lungo tempo e lasciare l'oblò dischiuso, per evitare la formazione di cattivi odori;
- pulire bene il cassetto del detersivo per evitare la formazione di incrostazioni;
- attenersi alle istruzioni contenute nel libretto dell'apparecchio.
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