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Gli alberi natalizi tradizionalmente nascono nel XVI secolo in Germania e da qui si diffondono prima nel Nord e poi nel Sud dell'Europa. Oggi quella dell'albero di Natale è un'usanza diffusa in quasi tutto il mondo.
Per i popoli germanici, l'abete sempreverde era un simbolo di nascita e di vita.
Questi popoli erano soliti ornarlo di ghirlande in occasione del solstizio d'inverno e il giorno 24 Dicembre, per celebrare il ritorno del sole e la rinascita della natura.
Oggi, invece, è consuetudine agghindarlo l'8 Dicembre, ossia il giorno dell' Immacolata Concezione.
La leggenda narra che, tanto tempo fa, alla vigilia di Natale, un tedesco, tornando a casa, notò delle stelle che brillavano tra i rami di un abete.
Lo spettacolo gli parve così bello che volle mostrarlo a tutta la sua famiglia. Abbatté un piccolo albero, lo portò in casa e lo ornò di candeline accese.
Così si diffuse l'usanza dell'albero di Natale, che oggi troviamo in tutte le case.
Infatti, anche negli anni Duemila, questo simbolo natalizio resiste, anzi si diffonde sempre di più.
Tra le caratteristiche che portano alla scelta dell'albero di Natale, in primis c'è quella di decidere se si vuole acquistare un abete vero o un albero di Natale artificiale.
Certo è che il fascino e il profumo di un abete autentico sono straordinari, ma il salotto non è proprio un ambiente adatto a questo genere di piante.
Le conifere, in questo periodo dell'anno, sono in riposo vegetativo.
Il caldo di un appartamento stimola artificialmente la vegetazione.
Quando, finite le feste, gli alberi vengono rimessi all'aperto, al freddo, non sono in grado di resistere allo choc termico, e muoiono, come spiega Alberto Guzzi, ufficiale del Corpo forestale dello Stato.
Un piccolo abete, di cinquanta centimetri, ha un apparato radicale limitato e, per questo, ha più possibilità di sopravvivenza.
In ogni caso bisogna seguire alcune accortezze: metterlo in casa solo all'ultimo momento e per non più di 3 o 4 giorni, sistemarlo in una zona non troppo calda, bagnarlo spesso. E poi, finite le feste, riportarlo immediatamente all'aperto.
In alternativa, ci sono delle Conifere, appartenenti alla varietà Picea, coltivate in vivaio apposta per il Natale.
Sono vendute con poche radici e dopo le feste si buttano via. Non procurano danni alla natura perché provengono dai vivai.
I Vivai vendono anche grandi abeti e pini, ma questi, come dovrebbero spiegare a tutti i clienti, non possono assolutamente stare in appartamento.
Un'alternativa abbastanza ecologica sono i Cimali, le punte dei grandi alberi tagliate durante le regolari operazioni di pulizia delle piante.
In ogni caso, chi compra un albero di Natale, deve sempre accertarsi dell'origine.
L'albero deve provenire da vivai o da operazioni controllate di disboscamento, raccomanda il Corpo forestale, quindi avere un regolare cartellino della ditta che lo ha coltivato oppure una fascetta con l'anno e la regione di provenienza.
Questo vale anche per i Cimali.
Coloro che comprano un abete privo di riconoscimenti, fanno un danno alla natura e rischiano una sanzione.
L'alternativa è rappresentata dall'albero ecologico o, in parole più semplici, finto.
Una volta si trovavano prodotti scadenti, ma oggi si possono comprare imitazioni perfette e, volendo, anche più fantasiose e decorative.
L'albero di Natale artificiale, inoltre, può essere riutilizzato per molti anni; basta riporlo nella custodia e conservarlo per l'anno successivo.
Gli alberi di Natale artificiali possono essere più economici e non causano fastidi a chi soffre di allergie alle conifere; possono essere di colori diversi, bianchi, argentati, dorati, di dimensioni piccole o enormi, musicali, che si muovono, già decorati.
In tempi di allarme per la salute del pianeta, ci sono addirittura degli alberi di Natale realizzati con il riciclo di materiali plastici come, ad esempio, le bottiglie.
Le bottiglie di plastica sono un prodotto molto dannoso per l'ambiente, ma purtroppo molto usato.
Qualche anno fa, a Sydney, in Australia, hanno realizzato nella Rock Area un maestoso albero di Natale, alto quasi dieci metri, interamente realizzato con bottiglie di plastica di colore verde.
La stessa scelta è stata fatta a Parigi, che ha addobbato una piazza con tanti alberelli di Natale fatti anch'essi con il riciclo di bottiglie di plastica.
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