• progetto
  • cadcasa
  • ristrutturazione
  • caldaia
  • clima
  • forum
  • consulenza
  • preventivi
  • computo
  • mercatino
  • mypage
madex

Composizione, caratteristiche e uso della malta bastarda

La malta bastarda si caratterizza per la presenza di due leganti, generalmente calce e cemento o gesso e calce, e viene utilizzata per costruire muri e intonaci
Pubblicato il

La malta: composizione, caratteristiche e usi progettuali


Si definisce malta una miscela formata da un legante, un inerte o aggregato di varia tipologia, acqua ed eventuali additivi, destinato al getto di elementi strutturali in calcestruzzo o calcestruzzo armato (travi, pilastri, pareti, solai, eccetera), alla realizzazione di massetti e sottofondi, per l'allettamento dei mattoni, ciottoli o conci di pietra nella costruzione di un muro e infine all'esecuzione di intonaci e stucchi.

La malta fresca è plastica e facilmente lavorabile ma una volta indurita, con un processo irreversibile detto presa o carbonatazione, assume la consistenza e le caratteristiche di una vera e propria pietra artificiale.

Le malte si distinguono in varie categorie:
- aeree, in grado di fare presa in presenza di aria;
- idrauliche, che possono carbonatarsi anche in ambienti molto umidi o perfino sott'acqua;
- bastarde, così chiamate perché caratterizzate dalla presenza di due leganti.

La calce aerea, la calce idraulica naturale, il gesso, l'argilla e il cemento Portland, sono i leganti più diffusi, ciascuno con le proprie caratteristiche fisiche, chimiche e di resistenza, mentre gli aggregati più ricorrenti sono la ghiaia di varia pezzatura per il calcestruzzo da gettare nelle casseforme, la sabbia, la pietra macinata e nei sottofondi dei pavimenti l'argilla espansa.

Applicazione di malta bastarda con l'intonacatrice. Dal sito Mapei.
Gli additivi hanno infine lo scopo principale di rendere idraulica una malta di calce aerea: nelle malte storiche sono attestati l'uso del cocciopesto, cioè di polvere di mattoni o cocci di argilla, della pozzolana (cenere e lapilli vulcanici), delle scorie d'altoforno e dell'argilla bianca (caolino). Per rendere più controllabile il ritiro, cioè la diminuzione del volume dopo la carbonatazione, o per mitigare le dispersioni termiche, si possono invece utilizzare la paglia finemente sminuzzata o i trucioli di canapa.


Tipologie di malta bastarda


La composizione di una malta bastarda può essere molto variegata, perché la sola caratteristica che rende tale una malta è la presenza simultanea di due leganti.

Tra le malte storiche, la più diffusa prevede l'uso simultaneo di gesso e calce aerea: in questo modo si potevano coniugare i vantaggi del gesso (ottima lavorabilità e tempi di presa molto ridotta) con la maggior resistenza all'umidità della malta di calce, perché una malta di solo gesso, poco resistente alle intemperie, sarebbe risultata del tutto inadatta all'esterno. Questo tipo di malta era infatti destinato soprattutto all'esecuzione di intonaci e decorazioni in stucco.

Con la malta bastarda si eseguono intonaci grossolani  come sottofondo dei rivestimenti in piastrelle
Con l'invenzione del cemento Portland all'inizio dell'Ottocento la tipica malta bastarda divenne quella formata da sabbia, calce e cemento: economica, di facile realizzazione e dotata di grande resistenza meccanica, ha però lo svantaggio di contenere sali solubili che in presenza di umidità di risalita capillare tendono a formare efflorescenze e sub-efflorescenze saline, antiestetiche e in grado di danneggiare seriamente gli intonaci e i laterizi.

La malta bastarda di calce e cemento va dunque evitata negli edifici storici, soprattutto se con elementi di pregio come decorazioni in cotto, stucchi o pitture murali.

Tuttavia, attualmente la malta non viene quasi mai confezionata a pie' d'opera, perché le aziende del settore hanno ideato appositi prodotti premiscelati per qualsiasi esigenza, già pronti per l'uso con la semplice aggiunta di acqua.


Usi della malta bastarda


Come già accennato nei paragrafi precendenti, l'uso di una malta bastarda è assai vantaggioso perché consente di ottimizzare i pregi di entrambi i leganti; inoltre, i prodotti premiscelati facilitano notevolmente il lavoro degli operai, consentono l'uso di manodopera meno qualificata e migliorano sensibilmente il risultato finale.

Uno degli impieghi più ricorrenti delle malte bastarde è la realizzazione di intonaci interni o esterni: il cosiddetto intonaco a civile è infatti formato da due strati (il rinzaffo a diretto contatto con la muratura e l'arriccio più superficiale) in malta bastarda di calce e cemento.
Viene schizzato sulla parete con la cazzuola o spruzzato con apposite macchinette e successivamente tirato su testimoni costituiti da listelli di legno con spessore prefissato, per una lavorazione veloce e uniforme. La finitura superficiale avviene invece a frattazzo.

Un ottimo prodotto per questo scopo è ad esempio la malta bastarda della Fornace Sberna a base di calce, cemento, fibre e sabbia silicea, particolarmente indicata soprattutto per rinzaffare una muratura irregolare o per la confezione degli intonaci grossolani destinati alla posa di un rivestimento in piastrelle.

Per la finitura superficiale si può invece utilizzare Planitop 520 dell'azienda Mapei, una rasatura a civile a base di calce e cemento per intonaci interni o esterni, applicabile in spessori fino a 3 mm con la tecnica del fresco su fresco, cioè agendo quando l'arriccio dell'intonaco vero e proprio non si è ancora indurito completamente.

Applicazione della malta con un frattazzo

Intomap R1 è invece un intonaco premiscelato a base di calce aerea e leganti idraulici naturali, adatto anche per gli edifici storici in cui è sconsigliabile l'uso del cemento.
Applicabile manualmente o con una macchinetta intonacatrice, consente una lavorazione molto veloce e un buon risultato finale in contesti di medio pregio storico-artistico.

Qualunque sia la malta prescelta, per la stesura di un intonaco premiscelato si devono tuttavia adottare alcune accortezze:

- predisporre la malta secondo le modalità fornite dal produttore: troppa acqua potrebbe infatti rendere la malta troppo fluida e compromettere la qualità del risultato finale, mentre troppo poca renderebbe l'intonaco difficilmente lavorabile e scarsamente coeso al supporto;

- se si utilizza una macchinetta intonacatrice, controllarne preliminarmente la perfetta funzionalità e pulizia degli ugelli di erogazione per non compromettere l'incolumità dell'operatore, non sprecare prodotto e non sporcare le superfici da non trattare;

- non miscelare prodotti di aziende diverse, anche se simili per composizione;

- per una presa ottimale, rispettare i giusti intervalli tra l'applicazione dei vari strati.

La malta di allettamento tra i mattoni è spesso malta bastarda
La malta bastarda trova forse il suo impiego migliore nella costruzione di tramezzi e muratureportanti in mattoni pieni o forati; blocchi di poroton, laterizio o calcestruzzo, bozzetti e scaglie di pietra o conci squadrati di tufo.

A questo scopo la Fornace Sberna produce una gamma completa di malte bastarde.
La Malta Structura, a base di cemento, calce e sabbia silicea, è ad esempio specifica per la posa e sigillatura di elementi di pietra, laterizio o calcestruzzo: idonea anche per gli edifici di nuova costruzione in zona sismica, si prepara semplicemente aggiungendo la giusta quantità d'acqua e impastandola con una betoniera, un mescolatore orizzontale o manualmente con un badile.

Una muratura faccia a vista in pietra o mattoni richiede tuttavia una realizzazione a perfetta regola d'arte dal punto di vista sia tecnico che estetico: i giunti di malta devono infatti essere regolari, privi di sbavature e stilati con cura; anche la malta dev'essere omogenea per texture e colore. La Malta Facciavista è dunque particolarmente adeguata proprio per questa funzione.

Infine, la Malta Da Blocco, formata da cemento Portland, calce, aggregato siliceo da 0/3 mm e idonei additivi, è specificamente studiata per la costruzione di muri in blocchi di calcestruzzo, anche tagliafuoco:risulta quindi idonea anche per la costruzione di capannoni industriali, centrali termiche, parcheggi sotterranei e magazzini.

riproduzione riservata
La malta bastarda
Valutazione: 4.50 / 6 basato su 18 voti.
gnews

Commenti e opinioni



ACCEDI, anche con i Social
per inserire immagini
NON SARANNO PUBLICATE RICHIESTE DI CONSULENZA O QUESITI AGLI AUTORI
Alert Commenti
  • Pietro Sgamma
    Pietro Sgamma
    Domenica 17 Febbraio 2013, alle ore 19:05
    Ho effettuato una muratura con la malta bastarda, ho riscontrato in asciugatura molte crepe nella malta.
    Potrebbe essere il cemento che presentava con molti grumi, o una malta con proporzioni dei materiali sbagliata?
    Grazie
    rispondi al commento
Torna Su Espandi Tutto
346.649 UTENTI
SERVIZI GRATUITI PER GLI UTENTI
SEI INVECE UN'AZIENDA? REGISTRATI QUI
Discussioni Correlate nel Forum di Lavorincasa
Img yuriacquistapace
Buongiorno a tutti, sto intonacando una cantina con malta bastarda. Tutto bene ma essendo profondamente neofita ho una questione:come intonaco negli angoli?C'è qualche...
yuriacquistapace 31 Agosto 2018 ore 17:29 5
Img jug75
Salve a tutti, Devo realizzare e poi intonacare delle pareti (tamponamento) di circa 60 m^2 in blocchi cls vuoti con malta bastarda e dato che devo acquistare la calce ed il...
jug75 01 Novembre 2014 ore 10:53 7