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Isolare al meglio gli edifici per limitare le dispersioni di calore, diminuendo così i consumi energetici, è alla base della progettazione contemporanea e, se lo si fa ricorrendo a materiali naturali come la canapa, il risultato sarà un progetto di architettura ecosostenibile.
Scegliere la fibra di canapa tessile come materia prima per l'isolamento termoacustico dell'edificio significa ricorrere a un materiale naturale il cui impiego in campo edilizio è abbastanza recente.
La canapa utilizzata per questo tipo di applicazione appartiene alla specie Cannabis Sativa, la cui coltivazione è regolamentata dalla Circolare ministeriale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali n. 1 prot. 200/2002, che ne limita la coltivazione a questa varietà per il ridotto contenuto di THC, che costituisce il principio attivo farmacologico della pianta.
La pianta cresce bene nei climi caldi e ha bisogno di poca acqua: per questo si adatta bene anche nel nostro Paese e la sua rapidità nell'accrescimento evita l'utilizzo di pesticidi nocivi per la salute.
I pannelli o rotoli in fibra di canapa sono realizzati grazie all'impiego della fibra stessa, trattata a volte con sali di boro per migliorarne la resistenza al fuoco, e da una percentuale di fibra di poliestere. Le caratteristiche intrinseche del materiale sono:
- ottimo isolamento dal punto di vista termico e acustico, con capacità anche doppia rispetto agli isolanti di origine minerale;
- buona igroscopicità, ossia buona capacità di assorbire e rilasciare acqua: grazie a questa caratteristica è in grado, quindi, di combattere la formazione di muffe all'interno degli ambienti;
- traspirabilità;
- resistenza all'attacco degli insetti;
- riciclabilità a fine vita, con riutilizzo nell'industria cartaria o come combustibile.
Gli unici punti deboli registrati sono relativi a una bassa resistenza alla compressione e al fuoco, motivo per il quale spesso viene trattato con i sali di boro.
Date le proprietà sopra descritte è perfetto per l'impiego come isolante termico, sia nelle pareti perimetrali degli edifici che nelle tramezzature, e come isolante acustico, se apposto nei controsoffitti o nei pavimenti , con l'obiettivo di ridurre il rumore da calpestio.
Viene fornito sia in rotoli che pannelli e non richiede manodopera specializzata per la posa in opera.
Vediamo insieme alcuni prodotti presenti sul mercato e le loro specifiche tecniche.
L'azienda Nordtex propone diverse soluzioni ecologiche e innovative per la realizzazione e l'isolamento degli edifici; tra queste diverse linee di prodotti in fibra di legno, lana di pecora, vetro cellulare e fibra di canapa.
Nello specifico Cannatherm 30-50 è costituita da pannelli isolanti in fibra di canapa da applicare sulle pareti perimetrali e in copertura.
Si tratta di pannelli morbidi e flessibili con notevoli proprietà isolanti sia per il freddo che per il caldo; presentano una elevata stabilità dimensionale e prestazionale anche in presenza di umidità, sono traspirabili e resistenti a muffe e parassiti. Sono riciclabili ed ecologici e sono prodotti testati e autorizzati secondo le norme europee.
Per quanto riguarda le specifiche tecniche sono realizzati con l'85% di fibra di canapa e il 15% di poliestere; sono disponibili in diversi spessori, da 40 a 120 mm, e presentano una conducibilitá termica λD pari a 30 kg/m³, di 0,040 W/(m*K).
I pannelli in fibra di canapa possono essere realizzati con l'aggiunta di altre fibre di origine naturale, come il legno o il kenaf, altra specie vegetale con ottime capacità isolanti.La K.E.F.I. Spa, unica azienda fornitrice in Italia di fibre naturali e kenaf per isolamento termico e acustico, propone Isolkenaf, isolante in fibra naturale di kenaf e canapa, disponibile in rotoli di diverso spessore e in pannelli a densità più elevata.
Isolkenaf risolve ogni problema di isolamento termico o acustico, sia in caso di applicazione a paretee a pavimento che nell'isolamento di tetti, ed è ideale nelle nuove costruzioni o nelle ristrutturazioni. La sua conducibilità termica è pari a 0,039 W/(m*K).
Trattandosi di apposizione di isolanti termoacustici, tale lavorazione rientra tra quelle agevolabili nella misura del 65%, in quanto interventi volti alla riqualificazione energetica dell'edificio; ai fini della detrazione sarà necessario munirsi dell'asseverazione firmata da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito) nella quale devono essere indicati il valore stimato di trasmittanza del vecchio involucro e il valore di trasmittanza del nuovo.
Inoltre deve essere asseverato che tale nuovo valore rispetta il valore limite di trasmittanza riportato nella Tabella 2 del D.M. 26 gennaio 2010.
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