Piante da tenere in casa contro l'inquinamento indoor
Rendere salubri gli ambienti in cui viviamo e lavoriamo è oggi la prerogativa di molte persone, sempre più sensibilizzate dall'informazione crescente su questo argomento.
È proprio negli spazi chiusi, infatti, che avvengono le maggiori emissioni inquinanti, le quali si possono raggruppare in 3 categorie:
- inquinamento biologico: polvere, batteri, virus, muffe, funghi, pollini, presenza di persone e animali;
- inquinamento di natura fisica: fibre minerali, nanoparticelle, ioni positivi, rumori e vibrazioni, illuminazione, elettromagnetismo;
- inquinanti chimici: pvc, voc, particolato, metalli pesanti, radon.

Sono tanti gli accorgimenti per ridurre l'inquinamento indoor e i principali sono:
- arieggiare spesso gli ambienti, con le giuste tecniche e aprendo tutta la finestra per alcuni minuti è un'azione fondamentale e irrinunciabile anche in presenza di altri sistemi di purificazione.
- evitare sostanze inquinanti utilizzando vernici e materiali atossici.
- utilizzare candele vegetali biocompatibili.
- non usare profumatori d'ambiente tossici, ma piuttosto diffondere in modo adeguato olii essenziali puri (assicurandosi che siano vegetali e biologici).
- acquistare adeguati purificatori d'aria, adatti alle dimensioni dell'ambiente che andranno a depurare, tenendo conto del consumo elettrico e dei costi di manutenzione e del fatto che alcuni modelli, quelli elettrostatici, hanno un costo minore però liberano ozono, sostanza spesso irritante.
- fare uso di prodotti per la pulizia ecosostenibili e biocompatibili.
- prestare attenzione nella progettazione degli impianti elettrici, evitando di farli passare dietro la testata del letto e predisponendo un tasto buonanotte.
- realizzare sistemi di VMC per un continuo ricambio e filtraggio dell'aria. Soprattutto negli edifici più recenti, dove la costruzione ad alto isolamento ed efficienza energetica non è stata attentamente progettata per mantenere un corretto scambio d'aria, le concentrazioni degli inquinanti sono molto alte.

- controllare periodicamente gli impianti di riscaldamento e condizionamento.
- sfruttare il potere purificante delle piante.
La NASA conferma i poteri delle piante contro l'inquinamento indoor
Un rimedio semplice, naturale ed efficace è l'utilizzo di piante negli spazi interni, atto a ridurre una buona parte di inquinamento, ossigenare l'ambiente, contrastare l'umidità, eliminare i cattivi odori.
Oltre a questi vantaggi, le piante da appartamento contribuiscono a rendere l'aspetto degli ambienti più elegante e accogliente.

Ma come agisce la pianta per purificare l'ambiente?
Con la traspirazione essa riesce a veicolare gli inquinanti verso i microbi ospitati dalle radici i quali convertono l'azoto in nitrato, che costituisce nutrimento per la pianta.
Inoltre, le piante durante la traspirazione emettono grandi quantità di vapore acqueo che umidificagli ambienti interni soprattutto in inverno, quando il riscaldamento dei radiatori secca molto l'aria.
Ma quali sono gli inquinanti principali contro cui le piante rivelano la loro efficacia?
In particolare vengono ridotte le seguenti particelle in sospensione.

- Benzene: può provenire da plastica, gomma, detersivi, fumo del tabacco, cera dei mobili e vernice.
- Formaldeide: può avere origine in materiali in carta, fazzoletti o tessuti sintetici, vernici, cosmetici, colle.
- Tricloroetilene: trovato in inchiostri da stampa, vernici, adesivi e solventi.
- Xilene: ha origine in prodotti stampati, vernici, gomma, pelle, dal fumo di sigaretta o dai tubi di scappamento.
- Ammoniaca: presente in detergenti per pavimenti e finestre o in fertilizzanti.
Oltre questi composti, alcune piante sono efficaci anche contro altri inquinanti come il monossido di carbonio, l'azoto, il gasradon, il pentaclorofenolo, le radiazioni provenienti dagli elettrodomestici.
Nel 1989, la NASA ha realizzato uno studio sulle piante che aiutano a purificare l'aria degli ambienti interni, chiamato A study of interior landscape plants for indoor air pollution abatement.
L'agenzia americana ha infatti scoperto che alcune piante sono in grado di eliminare gli agenti tossici soprattutto attraverso le loro radici.

La NASA effettuò questo studio al fine di rendere puro l'ambiente per gli astronauti sui mezzi spaziali che in poco tempo diventavano spazi ostili a causa delle sostanze organiche volatili prodotte dai macchinari utilizzati al loro interno e dalle persone.
La ricerca prese in esame alcune piante che si dimostrarono utili, in diversi livelli, a sconfiggere l'inquinamento indoor e in particolare il benzene, la formaldeide, il tricloroetilene e lo xilene.
Le specie di piante più consigliate contro l'inquinamento indoor
Le ricerche relative allo studio della NASA furono condotte dal dott. B.C. Wolverton che ha valorizzato queste piante tenendo presente la facilità nell'eliminare i vapori chimici, la facilità nella crescita, la resistenza agli insetti e la traspirazione (cioè la quantità di acqua che esalano nell'aria).
Wolverton ha scritto poi un libro in cui parla di 50 tipi di piante adatte a purificare l'aria in casa e in ufficio e di come sfruttare al meglio i loro poteri.
Ecco le piante di cui consiglia l'utilizzo, alcune delle quali aggiornate secondo la classificazione attuale:

- Palma da datteri nana (Phoenix roebelenii): dall'aspetto elegante e cespuglioso, è ottima per depurare l'aria da formaldeide e xilene. La coltivazione è semplice e necessita di luce diffusa anche non molto intensa.
- Syngonium (Syngonium podophyllum): dotata di fogliame decorativo e semplice da coltivare, è una pianta molto apprezzata. Necessita di un ambiente luminoso, ma non direttamente al sole.
- Felce di Boston (Nephrolepis exaltata): è la pianta da appartamento migliore per rimuovere la formaldeide dall'ambiente. Oltre a essere bellissima, sopravvive bene anche in ambienti poco luminosi ma ha bisogno di umidità ottenibile vaporizzando dell'acqua sulle sue foglioline.
Teme il freddo e bisogna tenerla lontano dai raggi diretti del sole che potrebbero rovinare irrimediabilmente il suo delicato fogliame.

- Nephrolepis obliterata: è una felce ornamentale dall'aspetto molto elegante che consente di rimuovere la formaldeide derivante dal fumo di sigaretta, dal gas dei fornelli, dagli smalti, dai sacchetti di plastica.
- Falangio (Chlorophytum comosoum): è una pianta dall'aspetto grazioso, sempreverde e praticamente indistruttibile, ideale quindi per i principianti. Si adatta bene alle condizioni domestiche e va sistemata in una posizione molto luminosa della casa, non sempre completamente al sole, ma con qualche ora di luce diretta. Purifica l'aria da benzene, ossido di carbonio, formaldeide e xilene.

- Pino di Norfolk (Araucaria heterophylla): è una pianta sempreverde amante dei luoghi semiombrosi e umidi. In casa, va collocata in ambiente luminoso ma non direttamente al sole.
- Homalomena wallisii: l'Homalomena wallisii, avendo origini tropicali, ama i climi umidi. Di grande portamento, molto ampia e con foglie bellissime, è la specie più usata in casa, ma è molto difficile poterne ammirare l'ornamentale fioritura.
L'Homalomena wallisii ama il caldo, di conseguenza la stanza di casa con la temperatura più alta è ideale per collocare e coltivare questa specie. Essa ha bisogno di un ambiente abbastanza luminoso ma è vietato esporla direttamente ai raggi del sole.

- Maranta leuconeura Kerchoveana: necessita di una buona illuminazione, ma non diretta.
Se sta bene nell'ambiente in cui è stata posta, nella notte porta le foglie in posizione eretta, come a chiudersi. In questo modo mantiene l'umidità, divenendo così adatta agli ambienti domestici.
- Banano nano (Musa): è una pianta molto esigente che teme il freddo e la scarsa umidità, non è però impossibile farla vivere in casa, basta scegliere un ambiente caldo, umido e molto luminoso (non a diretto contatto coi raggi del sole), prestare particolare attenzione alle foglie, molto delicate, e utilizzare un terriccio specifico nonché un vaso delle giuste dimensioni.
Bisogna poi ricordare che non tutte le varietà di questa pianta sono adatte alla coltivazione in vaso. La Musa cavendishii è la varietà particolarmente utile a ridurre l'inquinamento indoor.
Cactus di Natale (Schlumbergera buckleyi): è una delle più belle piante ornamentali da coltivare in casa. Produce ossigeno durante la notte. Solitamente crescono in luoghi particolarmente ombreggiati. Odiano il gelo e amano un'umidità tra il 50-60%. Non è pericolosa per l'uomo, ma potrebbe provocare qualche problema intestinale, se ingerita, a cani e gatti.
Altre piante che depurano l'aria
Ecco di seguito altre piante efficati contro l'inquinamento indoor
- Cactus di Pasqua (Schlumbergera gaertneri): è una pianta grassa che si danneggia all'esposizione diretta dei raggi solari.
- Cissus rhombifolia: si tratta di una pianta rampicante sempreverde a crescita rapida che tollera anche l'ombra.
- Aglaonema modestu: è una pianta di facilegestione, è efficace contro benzene e formaldeide e sembra fatta apposta per vivere nelle nostre case.
Sopporta molto bene temperature basse (fino 10° C) ma anche quelle alte che si trovano nelle abitazioni durante l'estate.
Ama un certo grado di umidità, ma ne riesce a tollerare bene anche livelli bassi che si trovano, per esempio, negli appartamenti riscaldati con termosifoni nei mesi invernali. L'esposizione ideale è un ambiente luminoso, non alla luce diretta del sole, ma si adatta anche ad un luogo meno illuminato.

- Aglaonema crispum detta anche Silver Queen: si tratta di un sempreverde perenne. Rimuove il benzene e la formaldeide.
- Palma della fortuna (Chamaedorea elegans): è una specie molto popolare fin dal periodo Vittoriano poiché di facile coltivazione, molto elegante, adattabile ad ambienti scarsamente illuminati e poco umidi (caratteristiche tipiche degli spazi domestici).
- Palma di bambù (Chamaedorea seifrizii): è originaria del Messico ed ha una crescita piuttosto lenta. In appartamento può raggiungere gli 1.8 metri di altezza. Ha un aspetto molto leggero e delicato grazie al fogliame a ventaglio. È efficace soprattutto contro formaldeide, benzene, tricloroetilene e aggiunge umidità all'aria secca.
- Ficus robusta: eccelle nella rimozione di formaldeide.
- Ficus benjamina: possiede mille volti per adattarsi ad ogni esigenza e gusto.
Si presenta infatti sotto forma di bonsai, alberello, cespuglio, siepe, ed altro. Questa pianta, molto longeva, aiuta a filtrare formaldeide, tricloroetilene e benzene.

- Anthurium andraeanum: è ideale nella purificazione da ammoniaca. Questa pianta, dal fogliame lucido e dai brillanti fiori rossi cerati, ha buoni risultati anche su xilene e toluene.
- Liriope spicata: ripulisce l'aria dall'ammoniaca e produce fiori molto belli.
- Lady Palm (Rhapis excelsa): conosciuta come palma cinese, cresce lentamente formando un denso cespuglio arrotondato. È molto resistente agli insetti e riesce a sopravvivere anche in condizioni di luce scarsa, ma il suo miglior sviluppo necessita di luce abbondante senza essere esposta ai raggi diretti del sole. Necessita di molta acqua e di essere rinvasata annualmente.
Il substrato deve essere sempre umido.
- Gerbera jamesonii: vuole piena luce ed è adatta a essere sistemata in camera da letto e in lavanderia poiché purifica l'aria rimuovendo le tracce di trielina che rimangono spesso anche sui capi di abbigliamento dopo essere stati lavati.
- Tronchetto della felicità (Draceana): si regala per augurare il buon auspicio.
Si tratta di una pianta in grado di migliorare la qualità dell'aria assorbendo xilene, formaldeide e tricloroetilene, oltre all'anidride carbonica, immettendo ossigeno puro così da ridurre molti disturbi.
In passato, e nel libro di Wolverton, veniva distinta la fragrans dalla deremensis ma ormai sono considerate sinonimi.
Le specie consigliate sono la Massangeana (può vivere in zone scarsamente illuminate e rimuove in particolare la formaldeide), la Warneckii (riesce a crescere e vivere bene anche in condizioni di poca luce e aiuta a rimuovere soprattutto il benzene).
E ancora, Janet Craig (più rustica rispetto alle altre e molto resistente ai parassiti, può crescere anche in zone molto scure, anche se preferisce una posizione più illuminata; è una pianta da tenere in casa o negli uffici poiché è utile per eliminare tossine chimiche dall'aria degli ambienti chiusi, utile soprattutto contro il Tricloroetilene).
Piante per purificare la casa

- Dracaena marginata: è una pianta facile da curare e che ben si adatta ad ambienti secchi e poco illuminati, anche se l'ideale sarebbe metterla vicino a una finestra con la luce filtrata da una tenda.
- Edera (Hedera helix): ha ottimi poteri purificanti nei confronti della formaldeide e verso le particelle inquinanti trasmesse con le feci degli animali domestici. Questa pianta non ha bisogno di particolari cure e vive bene anche all'ombra.
- Filodendro: non gradisce una diretta esposizione al sole ma ama molto la luce diffusa, anche se può sopportare zone ombrose. Philodendron Domesticum, Philodendron Erubescens, Philodendron Selloum e Philodendron Oxycardium (o Scandens) sono le quattro specie maggiormente filtranti, in particolare l'ultima è ottima contro la formaldeide.

- Orchidee Dendrobium: con affascinanti ed eleganti fiori, è una pianta incantevole.
Necessita di un'adeguata umidità ma soprattutto di una corretta esposizione che le dia molta luce diffusa alternata a un po' di ombra. L'ideale è sistemarla vicino a finestre rivolte a est o ovest che catturano i raggi solari per gran parte della giornata (ma non per tutto il giorno).
- Croton (Codiaeum variegatum pictum): è una pianta apprezzata per la bellezza delle sue foglie. Contiene un lattice velenoso che può fuoriuscire dalla rottura di un ramo o di una foglia. Richiede un ambiente con elevata umidità ed una temperatura piuttosto costante tra notte e giorno. Necessita di molta luce, ma non diretta quindi va posta lontano dai vetri.
- Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima): necessita di buona luce ma non deve essere posta direttamente al sole. È molto indicata in casa, non solo per la sua bellezza ma anche perché possiede la proprietà di rimuovere vapori chimici nocivi nell'aria di ambienti chiusi.
- Lingua di suocera (Sansevieria trifasciata laurentii): è una delle piante più efficaci per depurare l'aria degli ambienti interni. Essa è in grado di eliminare varie sostanze (benzene, formaldeide, xilene, toluene) e, non necessitando di molta luce, può essere sistemata anche in bagno (anche la carta igienica contiene formaldeide!). Risulta essere ideale per la camera da letto poiché di notte emette ossigeno invece che anidride carbonica come le altre piante.

- Aloe vera: facile da coltivare, è un valido alleato contro formaldeide e benzene, predilige posizioni ben illuminate.
- Crisantemo (Chrysantheium morifolium): filtra il benzene presente in collanti, vernici, detersivi, plastiche e necessita di essere esposto in piena luce.
- Areca Palm: è una delle piante da appartamento più utilizzate, arreda e disinquina. Deve essere posta in una zona luminosa della casa, evitando i raggi diretti del sole, poiché ne rovinerebbero lo splendido fogliame.
La manutenzione è piuttosto semplice.

- Azalea (Rhododendron simisii): è la pianta-simbolo della lotta contro il cancro e vince la sua prima battaglia contro gli agenti inquinanti degli ambienti interni. Riesce a ridurre e filtrare la formaldeide. La postazione prediletta è ben illuminata.
- Calatea (Calathea makoyana): è una pianta davvero molto ornamentale e di aspetto particolare e scenografico. Non è di facile coltivazione in appartamento poiché necessita di umidità e di calore intenso, condizioni di difficile raggiungimento in casa.
- Ciclamino (Cyclamen persicum): molto resistente alle basse temperature, colorato e allegro, è uno dei 50 eletti per depurare l'aria in ambienti chiusi. Va posto in un angolo luminoso durante l'inverno e con un po' d'ombra durante le altre stagioni, evitando sempre la luce diretta del sole.
- Ecmea (Aechmea fasciata): con il suo bellissimo e maestoso fiore decoragli ambienti, ha bisogno di molta luce, a volte anche diretta.
- Orchidea Falena (Phalaenopsis): è una delle orchidee più comuni. In casa è meglio sistemarla vicino a una finestra con esposizione a est, sud o ovest, che goda di una buona illuminazione senza essere esposta direttamente ai raggi del sole. Non va mai sistemata accanto a finestre o a porte durante i mesi freddi.

- Kalanchoe (Kalanchoe blossfeldiana): pianta grassa che necessita di molta luce diffusa, in grado di mettere anche in evidenza la brillantezza dei suoi fiori.
- Pothos (Scindapsus, o Epipremnum): è una pianta che può vivere bene anche all'ombra ed è quindi possibile sistemarla anche in garage contribuendo così a filtrare i gas di scarico delle automobili. Anche questa pianta è una valida alleata nel combattere la formaldeide.

- Spatifillo (Spathiphyllum Mauna Loa): è una pianta, di facile gestione, che purifica l'aria dai VOC più comuni, come benzene, formaldeide e tricloroetilene, ed è efficace anche con toluene e xilene.
- Schefflera (Schefflera arboricola): è una pianta da interni sempreverde, di facile coltivazione e rustica. La sistemazione ideale è in luogo luminoso, arieggiato ma lontano dalle correnti d'aria e dai raggi diretti del sole.
- Begonia (Begonia Semperflorens): è una pianta che richiede e ama piena luce, ma non il sole diretto, e va innaffiata molto frequentemente.
- Diffenbachia Exotica Compacta, Dieffenbachia anche detta Camilla: pianta efficace nel rimuovere in genere tutte le forme di inquinamento domestico e ha il potere di assorbire, in particolare la formaldeide, lo xilene e il toluene. Non vuole troppe cure, ma necessita di un'esatta posizione, luminosa ma non assolata, lontano da correnti d'aria e fonti di calore.

Per riuscire a purificare l'aria si consiglia di sistemare una pianta di medie/grandi dimensioni ogni 9 mq. Bisogna prestare attenzione se si hanno animali domestici, come cani e gatti, poiché alcune di queste piante sono tossiche per i nostri amici a 4 zampe!
Per far sì che siano perfettamente efficaci, bisogna provvedere alla loro regolare manutenzione, utilizzare un buon terriccio, trovargli una posizione e una condizione ideale all'interno dell'ambiente.
Un'altra pianta amica degli ambienti chiusi, anche se non presente nella lista del dottor Wolverton, è la Tillandsia. Si tratta di una pianta che purifica l'aria dalle radiazioni elettromagnetiche e pertanto, si consiglia di sistemarla in casa vicino alle sorgenti di onde elettromagnetiche ossia quelle generate dal computer, dal televisore, dai telefonini, dallo stereo, dalle stampanti e dagli elettrodomestici vari.
Altre conferme scientifiche delle capacità disinquinanti delle piante
Secondo uno studio più recente, rispetto a quello condotto dalla NASA, proveniente dalla State University di New York, le piante sarebbero preziosi aiuti in grado di eliminare i VOC, alcune più di altre.
Nello studio in questione si sono prese in esame 5 piante (Crassula argentea, Chlorophytum comosum, Guzmania lingulata, Consolea falcata e Dracaena fragrans) e 8 tipi di VOC.
Tutte le piante si sono dimostrate in grado di assorbire i composti organici volatili testati, ma la Guzmania lingulata è stata la migliore.
Anche dall'India arrivano buone notizie in merito al potere purificante delle piante. Infatti, uno studio condotto in questo continente, ha dimostrato come siano 3 le piante realmente efficaci a purificare l'ambiente interno agli edifici.
Si tratta di: Areca, Sanseveria e Pothos.
Nel Paharpur Business Centre di Nuova Delhi, edificio di oltre venti anni in cui lavorano 300 persone, sono state inserite 1200 piante di queste tre specie e i risultati sul benessere dei lavoratori sono sbalorditivi.
Le persone all'interno dell'edificio hanno infatti visto diminuire drasticamente molti disturbi come le emicranie, le irritazioni agli occhi, l'asma e i problemi respiratori .Il centro Affari Indiano è stato riconosciuto come l'edificio più salutare di Nuova Delhi.
Stop all'inquinamento indoor con Andrea air purifier
Andrea air purifier è un altro purificatore, meno completo dal punto di vista delle funzioni e delle certificazioni rispetto a Clairy, ma orientato allo stesso scopo di sfruttamento delle potenzialità depuratrici delle piante. Andrea è nato dall'idea del designer francese Mathieuu Lehanneur ed è costruito in plastica.

Il meccanismo di funzionamento prevede l'interazione di una pianta che ha proprietà purificanti dell'aria con una pala meccanica, tipo ventilatore, che convoglia l'aria verso le foglie della pianta, verso le sue radici e verso il terreno, nonché in un contenitore di acqua dove si raccolgono le tossine.