Con l'inflazione aumentano i costi di prodotti alimentari e energetici
Sono previsti rincari dalle bollette al petrolio, dal grano a olio, dalla carta all'alluminio.
L'inflazione in Italia si sta estendendo in molti settori produttivi, l'Istat ha confermato che l'inflazione annuale in Italia è passata dal +0,4% di gennaio al 2% di agosto, mentre quella dell'Eurozona secondo l'Eurostat è arrivata al 3%.
L'aumento dei prezzi è causato dai rincari dei beni energetici, che hanno raggiunto il +19,8% il mese di agosto, provocando un aumento delle bollette, che in Italia nel terzo trimestre sono arrivate al 9,9% per l'energia elettrica e al 15,3% per il gas.
Si registra un aumento del petrolio, il cui prezzo si aggira sopra ai 70 dollari al barile. L'inflazione è dovuta per le politiche dell'Opec e dell'Opec plus, e dall'uragano Ida che ha diminuito la produzione nel Golfo del Messico e la domanda di energia da parte dei paesi che hanno ripreso a produrre dopo la pandemia.
I dati Unem hanno segnalato che in Italia, i consumi di petrolio per il mese di agosto 2021 sono stati di 4,8 milioni di tonnellate, con un + 7,8% rispetto al mese di agosto 2020. Invece, dal mese di gennaio al mese di agosto 2021, i consumi di petrolio in Italia, sono stati di 35,5 milioni di tonnellate, con un aumento del 9,7% rispetto al medesimo periodo dell'anno 2020.

Aumenta anche il prezzo dell'acciaio, gravando pesantemente nei settori dell'edilizia, della meccanica e degli elettrodomestici che utilizzano tanto questa materia prima. L'associazione delle imprese siderurgiche ha stimato che dall'inizio dell'anno sui prodotti lunghi i prezzi sono aumentati da 450-500 fino a 800–850 euro la tonnellata e, sui prodotti piani l'aumento è stato di oltre mille euro.
L'inflazione riguarda anche l'alluminio, il cui prezzo è in rialzo di circa il 40% dal mese di gennaio, raggiungendo i 2.782 dollari per tonnellata, considerato da London Metal Exchange il prezzo più alto negli ultimi dieci anni.
Aumenti dei prezzi della carta. Secondo i dati di Assocarta dalla fine dell'anno 2020 sino al mese di giugno 2021, le cellulose per produrre carta e cartone sono aumentate del 60% raggiungendo i 1.350 dollari a tonnellata per la fibra lunga NBSK e del 70% raggiungendo i 1.150 dollari a tonnellata per la fibra corta eucalipto.
Rincari per le quotazioni della carta e del cartone da riciclare, che dal mese di ottobre 2020 sino al mese di maggio 2021 sono saliti rispettivamente del 138% e del 143% a 155 e 170 euro a tonnellata.
Aumenta il costo del grano con un rincaro del 60% e con conseguenze sul prezzo della pasta. Gli esperti di mercato stimano aumenti da parte di alcuni produttori sino al 20%. Infine, si registrano rincari dello zucchero e dell'olio, secondo l'indice FAO sul mercato mondiale lo zucchero è aumentato del 9,6% su anno al mese di agosto rispetto al mese di luglio, mentre l'olio è aumentato del 6,7% al mese di agosto.