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Il 22 marzo, in un evento online, si celebra la Giornata Mondiale dell'Acqua (World Water Day), istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. Il tema di quest'anno è il legame tra acqua e cambiamenti climatici.
L'obiettivo della giornata è sensibilizzare istituzioni mondiali e opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco idrico e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.
L'acqua è vitale per le nostre vite: dalla salute al cibo, dall'economia all'integrità del nostro ambiente naturale. Se trascuriamo qualcuno di questi aspetti, rischiamo di gestire male questa risorsa finita e insostituibile.
Solo conoscendo e celebrando tutti i modi diversi in cui l'acqua apporta benefici alla nostra quotidianità, possiamo imparare a salvaguardarla per il bene di tutti, attraverso ogni singolo gesto.
Da dove cominciare? Iniziamo adottando condotte green tra le mura di casa.
Cosa fanno gli italiani per risparmiare acqua?
In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, Finish, in collaborazione con Ipsos, ha realizzato uno studio che fa il punto della situazione sulle abitudini, la tutela, il consumo e lo spreco di acqua in Italia.
La ricerca, condotta a gennaio 2021 su un campione rappresentativo di oltre mille rispondenti, ha permesso utili paragoni rispetto all'anno precedente.
Nell'ultimo anno, i nostri connazionali hanno adottato comportamenti virtuosi quali chiudere il rubinetto quando non serve (73%), fare docce più brevi (39%) e usare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico (rispettivamente 65% e 44%, +3% rispetto al 2020).
In riferimento a questo punto, però, le idee non sono ancora chiare: il 66% degli interpellati sa che si consuma più acqua lavando i piatti a mano piuttosto che in lavastoviglie (122 contro 12 litri per lavaggio), ma nonostante ciò, il 70% tra i possessori dell'elettrodomestico non lo utilizza regolarmente.
Ecco alcune soluzioni per ridurre il consumo idrico in casa.
Volete cambiare la lavastoviglie o la lavatrice con un modello di ultima generazione? Dal primo marzo, è in vigore una nuova regolamentazione che aiuta i consumatori a leggere con più immediatezza l'etichetta energetica di questi prodotti.
Nel caso di lavastoviglie e lavatrici, questa informa sia sulle prestazioni energetiche delle stesse che sul risparmio idrico. Il consumo di acqua ed energia elettrica non è più indicato sul valore annuale, ma rispettivamente per singolo ciclo e per cento cicli.
Non basta solo dotarsi di un elettrodomestico performante, bisogna usarlo correttamente. Oltre che far partire i lavaggi in lavatrice e lavastoviglie a pieno carico, è opportuno pulire periodicamente i filtri.
Non possedete una lavastoviglie? Lavate i piatti a mano con un doppio lavaggio a immersione, ovvero: riempite metà lavandino con acqua calda e sapone per sgrassarli, l'altra metà con acqua fresca e pulita per sciacquarli.
Lo stesso procedimento può essere fatto con alcune bacinelle, se si ha un lavandino a una vasca.
Meglio fare la doccia o il bagno? In termini di risparmio idrico, è preferibile la prima.
Si stima che per riempire una vasca si impiegano tra i 100 e i 160 litri di acqua mentre, per una doccia di 5 minuti, se ne consumano 70/90. Un ulteriore accorgimento è quello di aprire l'acqua soltanto all'inizio e alla fine della doccia, ovvero per bagnare la pelle prima di insaponarla e per sciacquarla dopo averla lavata.
È bene poi dotare la doccia di un sistema di controllo digitale.
Si tratta di soluzioni progettate per essere intuitive e di facile utilizzo.
La presenza dei comandi touch permette di impostare i parametri della doccia (intensità del flusso d'acqua, durata e temperatura) e di salvarli per una più agevole programmazione.
Ne è un esempio il sistema di controllo digitale doccia Narus di Hudson Reed: controlla la temperatura e devia la portata dell'acqua in modo semplice, rendendo il momento della doccia più confortevole e sostenibile.
Considerate di sostituire il vecchio impianto di scarico con uno più moderno ed efficiente. I nuovi prodotti permettono di scendere da una media di 10 litri di acqua consumata a ogni impiego, a soli 3 litri.
Le cassette dual-flush per WC consentono di risparmiare, grazie alla possibilità di scegliere la quantità di acqua da utilizzare per lo scarico. Di norma, hanno due comandi differenziati: uno per il volume piccolo e uno per quello grande.
Performanti anche le soluzioni touchless che si avvalgono di comandi a infrarossi per ottimizzare il consumo idrico e massimizzare l'igiene.
La placca di risciacquo Visign For Style 25 Sensitive di Viega, ad esempio, si attiva a distanza sfiorandola; può essere impostata per ridurre il risciacquo parziale del tasto piccolo a 2 litri e quello del tasto grande a 4,5 litri.
Inoltre, è dotata della funzione Viega Hygiene+ utile per programmare un risciacquo periodico, scongiurando la stagnazione e la proliferazione di germi e batteri coma la Legionella.
Occhio ai rubinetti di casa. Per cominciare, dite basta a eventuali perdite che nel lungo periodo hanno un impatto ambientale ed economico.
In secondo luogo, ricorrete a dei riduttori di flusso. Si tratta di dispositivi dotati di cartucce con limitatore di portata dell'acqua e rompigetto aeratore che mescola l'aria all'acqua per un risparmio che può arrivare fino al 50%, senza influire sull'intensità del flusso.
Nel caso si decida di sostituire la rubinetteria, è possibile scegliere tra un'ampia gamma di prodotti sostenibili che hanno già inclusi tali dispositivi; tra le alternative di classe superiore, troviamo i rubinetti monocomando con frangigetto incorporato.
Design e funzionalità delineano la rubinetteria Velis di Nobili.
A caratterizzarla, la nuova cartuccia di miscelazione ecologica in ULTEM 2200, un polimero particolarmente elastico e resistente.
A completarla, l'apertura in acqua fredda, per evitare l'accensione involontaria della caldaia, e l'aeratore a scomparsa che limita i consumi a soli 5 litri al minuto, mantenendo il getto dell'acqua piacevole e corposo.
Oltre alla manutenzione ordinaria, che può essere svolta in autonomia e usufruendo del bonus idrico (bonus di 1.000 euro, utilizzabile fino al 31 dicembre 2021, se si sostituiscono i sanitari di ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e rubinetteria, soffioni e colonne doccia con apparecchi a flusso limitato), è consigliato effettuare una revisione idraulica completa.
Una corretta manutenzione aiuta a risparmiare sui costi energetici e idrici, mantenendo l'impianto in corretto funzionamento. Inoltre, anticipare la sostituzione di vecchie tubature, può prevenire allagamenti e danni strutturali che possono rivelarsi molto dispendiosi.
Un altro trucco è quello di tenere sotto controllo l'attività del contatore.
Se si registrano dei movimenti anche quando tutti i rubinetti di casa sono chiusi, è bene verificare che non vi siano perdite; in tal caso, bisogna cambiare le guarnizioni, i frangigetto o eventualmente l'intero rubinetto, come visto in precedenza.
Quando ci assentiamo per periodi più o meno lunghi, chiudiamo il rubinetto centrale dell'acqua.
In Italia, Il consumo quotidiano pro capite è di 220 litri di acqua al giorno contro i 185 della media UE. Questa non si compone soltanto della quantità impiegata per bere, cucinare, lavarsi, pulire, innaffiare il giardino.
Bisogna considerare che i mobili, gli abiti, la carta che usiamo richiedono acqua per poter essere prodotti, così come gli alimenti di cui ci nutriamo.
Anche su questo fronte, però, possiamo fare la differenza, facendo delle scelte consapevoli, come ci ricorda la Fondazione Barilla (BCFN). Ad esempio, limitare carne e latticini e mangiare verdure di stagione ci aiuta a risparmiare acqua.
Inoltre, è buona norma preferire la cottura a vapore sia per contenere il consumo idrico che per trattenere i nutrienti naturali. E ancora, se facciamo bollire l'acqua, sfruttiamo il liquido rimanente come brodo per le zuppe oppure, una volta freddo, ricicliamolo per innaffiare le piante.
Esistono dei sistemi di raccolta, filtrazione e riciclo delle acque che permettono di ridurre fino al 50% i consumi di un edificio.
Tanto le acque grigie (provenienti da lavabi e bidet) quanto quelle bianche (acqua piovana) possono essere stoccate, trattare e riutilizzate in vari modi:
In caso di abitazione indipendente, è possibile adottare soluzioni più semplici, limitando il riciclo dell'acqua piovana all'irrigazione del giardino.
Basta collegare la superficie di raccolta (il tetto) a un serbatoio, filtrando lo sporco più grosso, e dotarsi di un sistema per pompare l'acqua in superficie. La scelta dipende dalla superficie da irrigare, dal tipo di coltura e di terreno.
Un'alternativa sfruttabile pure in piccolo, collocando in balcone o nel terrazzo delle bacinelle in cui raccogliere l'acqua piovana.
Sempre in giardino o nell'orto, ricordatevi di:
Infine, non pulite l'auto troppo spesso; quando lo fate, ricorrete a un secchio e non all'acqua corrente.
Sono tanti gli accorgimenti e i prodotti green a cui affidarsi per ridurre il consumo idrico. Ognuno di noi è chiamato, ogni giorno, a essere protagonista attivo nella lotta contro gli sprechi di acqua. Voi come contribuite?
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Buongiorno, nel mio condominio il consumo dell'acqua viene diviso in base ai millesimi, essendoci un unico contatore.Nel mio caso sono penalizzato in quanto in appartamento siamo... |
Salve.Sono proprietario di un appartamento che ho messo in vendita in quanto non ho più la residenza li da 4 anni vivendo in un'altra regione.L'amministratore del... |