Si celebra oggi il
Global Wind Day 2010, la giornata mondiale del vento, iniziativa nata a livello europeo nel 2007 e divenuta ormai di portata mondiale grazie al coinvolgimento dell'
Associazione Europea dell'Energia Eolica (
EWEA) e del
Consiglio Globale dell'Energia Eolica (
GWEC).Ultimi paesi che hanno aderito alla manifestazione sono il Gabon, il Giappone, l'Uruguay e la Nuova Zelanda, che di recente si stanno affacciando all'utilizzo dell'energia eolica.
La giornata mondiale del vento ha lo scopo di divulgare alle nazioni e in particolare ai giovani, l'importanza dello sfruttamento dell'energia eolica, una risorsa
pulita, rinnovabile, gratuita, vista come soluzione reale e sicura ai problemi energetici e ai cambiamenti climatici.Infatti l'utilizzo dell'energia eolica, nata inizialmente on shore e ora anche off shore, è ormai una realtà consolidata.In tutto il mondo ci saranno quindi numerosi eventi, tra convegni, conferenze, concorsi di disegno e fotografie, gare sportive, spettacoli e laboratori, che vedranno il coinvolgimento di milioni di persone. Ma in alcuni paesi, tra cui l'Italia, la celebrazione si prolungherà per più giorni.A Roma, ad esempio, si avvierà nella splendida cornice del
Parco dei Daini a Villa Borghese un ciclo di conferenze, promosso da
Legambiente, che durerà due settimane, nel corso delle quali l'
ANEV (
Associazione Nazionale Energia del Vento) distribuirà la
mappa del vento con la dislocazione di tutti i parchi eolici presenti nella Penisola.A
Bruxelles, città simbolo della comunità europea, invece, è stata installata in pieno centro cittadino, una
turbina eolica alta 29 metri, per una quindicina di giorni.Si tratta di una turbina ancora piuttosto piccola (le più comuni sono alte circa 60 metri), utilizzata per dimostrare la potenza del vento.
L'Italia è in prima linea in questo genere di iniziative perchà il nostro Paese sta notevolmente crescendo nella produzione di energia da fonte eolica, pur essendo ancora lontana da livelli di paesi come la
Spagna e la
Germania.Il nostro paese deve scontrarsi con numerosi
ostacoli di carattere burocratico ed amministrativo, oltre che con problemi di impatto ambientale.Altri ostacoli sono di impronta più prettamente tecnica, in quanto la nostra
rete elettrica non è ancora adeguata ad assorbire tuta l'energia prodotta e porta spesso allo spegnimento degli
aerogeneratori.In più si presenta lo spettro di un provvedimento governativo che, impedendo ai gestori l'accesso ai
Certificati Verdi, potrebbe costituire un grosso ostacolo per la costruzione di nuovi impianti.Infine va considerata purtroppo la presenza delle mafie nella gestione dei parchi, che spesso alimenta anche il sospetto della popolazione nei confronti della risorsa.L'industria delle energie rinnovabili può invece contribuire a creare
milioni di posti di lavoro in tutto il mondo, come dimostra un recente rapporto di
Greenpeace e quindi, anche l'aspetto occupazionale deve essere tenuto in debita considerazione.Per maggiori informazioni:www.globalwindday.org