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11 Giugno 2019 ore 11:19 - NEWS Materiali edili |
Il gas radon è un gas nobile naturale radioattivo, prodotto dall'uranio, presente su tutta la crosta terrestre in diverse percentuali e contenuto anche in alcuni materiali da costruzione, quali tufi, pozzolane e graniti.
Il gas radon è un agente inquinante che non si percepisce con i sensi umani perché inodore, incolore e insapore, la sua presenza è innocua se siamo all'aria aperta ma, la sua elevata concentrazione in ambienti chiusi costituisce una minaccia per la salute dell'uomo, in quanto è stato definito come seconda causa per l'insorgenza del tumore al polmone.
Va specificato che non è il radon di per sè a essere nocivo, in quanto gas inerte, ma i prodotti del suo decadimento che sono metalli quali piombo, bismuto e polonio, pericolosi in quanto possiedono un'elevata energia che può danneggiare le cellule, rompendo in più punti la molecola di DNA.
Occorre quindi limitare la concentrazione o meglio la penetrazione del gas radon all'interno delle nostre abitazioni, garantendo adeguati ricambi d'aria e intervenendo sulla corretta sigillatura delle giunzioni tra pavimento e parete, consentendo l'areazione delle fondazioni attraverso vespai areati.
L'azienda Project for Building propone il cassero a perdere GRANCHIO in polipropilene riciclato utilizzato per la realizzazione di vespai areati, adatto sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni, dotato di un sistema di collegamento ad incastro che consente una posa facile e veloce, la cui forma cava favorisce un'ottima ventilazione e dispersione del gas radon.
La Direttiva 2013/59/EURATOM del Consiglio del 5 dicembre 2013 stabilisce le norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti.
Il radon (precedentemente niton) è l'elemento chimico che nella tavola periodica viene rappresentato dal simbolo Rn e numero atomico 86.
Il radon è solubile in acqua e poiché la sua concentrazione in atmosfera è in genere estremamente bassa, l'acqua naturale di superficie a contatto con l'atmosfera (sorgenti, fiumi, laghi, etc) lo rilascia in continuazione per volatilizzazione anche se generalmente in quantità molto limitate.
D'altra parte, l'acqua profonda delle falde, può presentare una elevata concentrazione di 222Rn rispetto alle acque superficiali.
In Italia gli enti preposti a misurare il radon in casa e nei luoghi chiusi sono le ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente), a cui si può fare riferimento per adottare provvedimenti di bonifica nei casi di superamento dei limiti di legge.
All'interno delle abitazioni e dei luoghi chiusi le principali fonti di rischio radon sono:
Il radon prodotto nel suolo è in grado di diffondersi fino ad arrivare in superficie.
I materiali da costruzione rappresentano una fonte di radon indoor di secondaria importanza rispetto al suolo; tuttavia, in alcuni casi possono essere la causa principale.
Alcune rocce come graniti e porfidi, spesso usati in edilizia e alcuni materiali da costruzione tipici italiani, come il tufo e la pozzolana, contengono infatti un alto tenore di uranio, progenitore del radon.
In caso di abitazioni in tufo, occorre verificare se si tratta di tufo radioattivo ed effettuare delle opportune misurazioni medianterilevatore radon.
Gli eventuali lavori di bonifica dal gas radon richiederanno l'intervento di un tecnico esperto in radioprotezione. L'uso di estrattori potrebbe favorire il ritorno alla normalità così come un'adeguata ventilazione è sempre consigliabile per evitare alte concentrazioni del gas.
L'azienda Pontarolo Engineering Spa propone il vespaio aerato CUPOLEX che permette di controllare la risalita di gas radon, in quanto l'intercapedine d'aria ne riduce notevolmente la concentrazione fino a raggiungere livelli trascurabili.
Gli edifici a rischio radon maggiormente esposti sono quelli costruiti su suoli di origine vulcanica o fortemente permeabili e che impiegano materiali da costruzione quali tufo, graniti e pozzolane, partecipando così alle cause dell'inquinamento indoor.
Le più comuni vie di accesso del gas radon dal suolo sono:
- i giunti di connessione perimetrali fra solaio a terra e pareti verticali;
- la mancata sigillatura delle canalizzazioni degli impianti elettrici o idraulici;
- le microfessurazioni nel basamento dovute al ritiro dei leganti o ad assestamenti strutturali;
- le fessurazioni dovute alla non corretta posa dei materiali da costruzione;
- le intercapedini e la discontinuità in corrispondenza dei giunti di dilatazione.
I possibili interventi per limitare la concentrazione di radon sono i seguenti:
- aumentare il ricambio d'aria con l'esterno, con la ventilazione naturale o forzata;
- sigillare le vie d'ingresso, chiudendo ermeticamente crepe, fessure e microfessure mediante resine e materiali siliconici o poliuretani;
- depressurizzazione dell'eventuale intercapedine o vespaio per deviare all'esterno il radon, mediante ventola aspirante o realizzazione di un pozzetto radon nel terreno al di sotto del solaio;
- pressurizzazione dell'abitazione, in particolare del piano interrato, immettendo aria con un ventilatore in modo da creare una barriera capace di contrastare l'entrata del gas nell'edificio.
Negli edifici di nuova costruzione è opportuno realizzare l'attacco a terra mediante un vespaio areato in modo da creare un'intercapedine d'aria tra il terreno ed il fabbricato, con canalizzazioni per l'espulsione del gas radon verso l'esterno.
Negli ultimi anni la tecnologia costruttiva del vespaio areato è andata evolvendosi in diverse soluzioni pratiche e funzionali basate su casseforme a perdere composte da elementi modulari in materiale plastico, di facile installazione e autobloccanti, con grande risparmio di mano d'opera.
Le casseforme a perdere per vespaio IGLU® dell'azienda Daliform srl affiancate in sequenza secondo un senso prestabilito, consentono la rapida formazione di una piattaforma pedonale autoportante sopra la quale viene eseguita una gettata di calcestruzzo, costituendo un vespaio ventilato con l'area sottostante cava sfruttabile per il passaggio di impianti ma soprattutto un vespaio ventilato a contrasto dell'umidità di risalita e del gas Radon.
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