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Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Dlgs RED II, il decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Il provvedimento, che entrerà in vigore il 15 dicembre, ha lo scopo di accelerare il percorso di crescita sostenibile del Paese.
A tal fine, fornisce disposizioni in materia di energia da fonti rinnovabili, in perfetta coerenza con gli obiettivi europei di decarbonizzazione del sistema energetico al 2030 e di completa decarbonizzazione al 2050.
Il decreto porta con sé importanti novità circa la disciplina del settore, toccando tutti temi caldi del momento (incentivi, biometano, rinnovabili elettriche, impiego dei proventi delle aste della CO2 per la copertura degli oneri in bolletta, nuove formule di autoconsumo, semplificazioni burocratiche, disciplina per l'individuazione delle aree idonee per l'installazione di impianti, obblighi per l'edilizia e misure per il teleriscaldamento).
Si tratta quindi di un testo complesso e corposo. Esaminiamo i punti principali.
Per i grandi impianti di produzione elettrica verde (≥ 1 MW), l'incentivo è attribuito tramite procedure competitive di aste al ribasso.
Il contributo viene calcolato come la differenza tra la tariffa spettante aggiudicata e il prezzo di mercato dell'energia elettrica.
Per impianti di piccola taglia (<1MW), l'incentivazione abbandona l'iscrizione ai Registri così da essere garantita fino al raggiungimento di tetti di potenza stabiliti. L'incentivazione è volta a favorire l'autoconsumo e l'abbinamento con i sistemi di accumulo.
Per gli impianti facenti parte di comunità dell'energia o di configurazioni di autoconsumo collettivo, sarà sempre possibile accedere a un incentivo diretto, purché la taglia non superi 1 MW e la tariffa incentivante sarà attribuita alla sola quota di energia prodotta dall'impianto e condivisa.
Per le rinnovabili termiche, il regime di sostegno viene esteso anche a interventi produttivi di grandi dimensioni, attraverso meccanismi di accesso competitivo.
Sul fronte biocarburanti, si apre il supporto statale anche al biometano prodotto e immesso nella rete del gas naturale che sarà incentivato tramite l'erogazione di una specifica tariffa di durata e valore definiti in un secondo momento.
Infine, per gli impianti ≥ 10 MW è previsto l'avvio di una fase sperimentale in cui:
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