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Che l'Oriente, e in particolar modo la Cina, stia cercando di spostare il baricentro economico e politico verso le proprie terre, è ben chiaro oramai da tempo, ma che anche sul piano culturale si stia imponendo sulla scena mondiale, è una grande sorpresa che gli occidentali stanno notando e incassando non passivamente, ma da fruitori.
Sicura del successo ottenuto con l'Expo di Shangai con numeri da capogiro, l'isola di Taiwan nella sua capitale, ospita il Taipei International Flora Expo, una gigantesca area delle dimensioni di 90 ettari, questa volta non destinati ad una urbanizzazione massiccia, ma ospitante una fiera sul tema Fiori, Fiumi e Nuovi Orizzonti, che si pone l'obiettivo di raccogliere quasi tutte le specie, anche le più rare, della flora esistente.
Diviso in quattro sezioni, ospita quattordici padiglioni che spaziano dall'essere contenitori di innesti e piante insolite, museo d'arte locale, teatro e strutture ecosostenibili.
Architetture contemporanee si alternano così ad un edificio dei primi del Novecento in stile Tudor, ospitante oggetti d'antiquariato, icone dello stile tailandese. Il visitatore può così destreggiarsi tra passeggiate nel verde, nuove visioni e percorsi culturali, trascorrendo una giornata in un grande polmone urbano.
Ruolo d'onore nelle aree espositive è riservato alla tecnologia, grazie alla quale sono stati ricreati microclimi perfetti per la crescita di piante grasse o fiori mediterranei, fino alle locali e tipiche orchidee, conosciute ed esportate in tutto il mondo. Inoltre la tecnologia guida i visitatori nella comprensione dei vari stand: è possibile così orientarsi grazie alla presenza di info point disseminati nei percorsi, o visualizzare l'immagine di un fiore in 3D nel Padiglione dei Sogni.
Grande importanza è data, chiaramente, al tema della sostenibilità: nel Padiglione del Futuro i visitatori possono osservare uno stand ospitante una natura interamente sostenuta da energia pulita, oppure, fare un giro nel Pavillion of New Fashion, significa entrare in una architettura costituita da bottiglie di plastica, fonte di grande inquinamento, se non opportunamente riutilizzate.
In questo senso il ruolo della fiera è sicuramente quello di essere un catalizzatore di turisti in grado di incrementare l'economia locale, ma è altresì investimento e manifesto per il sotentamento futuro: ambiente e costruzione devono necessariamente dialogare, e l'uomo è protagonista in questa mediazione.
Insomma un luogo dove si mescolano ampie branche della cultura, dove prendere coscienza dei colori, dei profumi e delle varietà che la natura ci offre, una esperienza che andrebbe sicuramente vissuta.
Info: www.2010taipeiexpo.tw/MP_4.html
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