I filtri per l'aria sono classificati dalle attuali norme come grossolani, fini ed assoluti, utilizzabili anche in casa per limitare l'inquinamento indoor.
L'inquinamento dell'aria in città costituisce una delle principali ragioni che possono indurre alla realizzazione di un adeguato sistema di filtrazione dell'aria in casa, associato, generalmente, ad un sistema di climatizzazione invernale ed estivo aeraulico. I filtri d'aria sono classificati, dalle attuali norme, in tre tipi: grossolani, fini ed assoluti, dove le prestazioni più restrittive sono relegate agli ambiti lavorativi ed in particolari a quelli medici ed industriali.
Installando un sistema di climatizzazione e trattamento dell'aria in casa, sono presenti di default i filtri con determinate caratteristiche; volendo invece realizzare un sistema con delle caratteristiche speciali occorre conoscere il carico di polveri e/o inquinanti con le relative concentrazioni nell'ambiente esterno agli edifici considerati ed in quello interno.
Classi dei filtri aria
La norma UNI 10339 e la EN 779 individuano le varie classi di filtro con la relativa efficienza: per i filtri di tipo grossolano la EN 779 identifica le classi: G1, G2, G3, G4 e ad esse la norma UNI 10339 associa le corrispondenti 1, 2, 3, 4; l'efficienza di filtrazione è per tutti di tipo M.
Per i filtri di tipo fine, la EN 779 e la norma UNI 10339 definiscono rispettivamente le classi F5, F6, F7, F8, F9 e le classi 5, 6, 7, 8, 9; l'efficienza di filtrazione è per tutti di tipo A. Per gli edifici adibiti a residenza e similari, secondo la norma UNI 10339, le possibili classi di filtrazione sono minima 4 e massima 7, con efficienza di filtrazione possibile M + ed M + A.
Nelle zone urbane residenziali le concentrazioni nell'aria esterna sono mediamente dell'ordine di 0.5 milligrammi per metro cubo, con dimensioni particella che sono generalmente comprese tra 10 e 60 micron (1 milionesimo di metro) .
Per poter verificare l'efficienza dei filtri vengono effettuate, dalle case produttrici, le prove previste dalle norme, con quelle di tipo gravimetrico sono utilizzate per testare i filtri grossolani, mentre le prove di tipo frazionario sono utilizzate per filtri con prestazioni medio alte.
Le prove di tipo gravimetrico fanno uso di polveri sintetiche standard, mentre con le prove di tipo frazionario, dopo aver caricato il filtro con polveri standard se ne verifica la capacità di filtraggio con misurazioni a monte e a valle dello stesso filtro di concentrazioni granulometriche dell'ordine di decimi di micrometri (1 milionesimo di metro).
Da tali prove, oltre alla capacità di arresto delle polveri dei filtri, se ne ricavano le perdite di carico che il filtro carico di polveri introduce per l'aria che deve attraversarlo. Ai fini delle prestazioni dei filtri vengono, inoltre, valutate come variano nel tempo le capacità di arresto dei filtri e le relative perdite di carico che influenzano anche la rumorosità dell'impianto.