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Sta per essere pubblicato il decreto Fer 2, messo a punto dal Mite, il Ministero per la Transizione Ecologica. Si tratta di un testo che va a fissare gli incentivi volti alla realizzazione di impianti geotermici, a biogas, a biomasse, eolico offshore e solare termodinamico.
Tale decreto va a inserirsi nel piano di misure finalizzate a sostenere il raggiungimento degli obiettivi sulle fonti rinnovabili al 2030, precisati all'interno del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima. Inoltre, risponde anche agli obiettivi del PNRR, che ha previsto il completamento del meccanismo di sostegno alle fonti energetiche rinnovabili, anche per quelle tecnologie non mature o che presentano costi operativi alti.
Il decreto Fer 2 andrebbe poi ad attuare anche il Dlgs 199/2021, con cui l'Italia ha recepito la Direttiva RED II.
Andiamo quindi a vedere più nello specifico quali sono le novità del decreto che emergono dalla relazione illustrativa.
Anzitutto, per dare stabilità alle misure, il decreto prevede una programmazione a 5 anni.
Poiché alcune tecnologie richiedono costi elevati nonché lunghe e complicate fasi per lo sviluppo dei progetti, non sono previste cauzioni per quegli impianti che fanno richiesta di incentivi.
I progetti riguardanti impianti di potenza superiore a 10 MW, avranno una valutazione accelerata.
I piccoli impianti da incentivare verranno selezionati sulla base di requisiti di tutela ambientale e sul ribasso della tariffa base.
Per quanto invece riguarda i grandi impianti, questi verranno selezionati sulla base di graduatorie definite sul ribasso e l'idoneità delle specifiche aree.
Per ogni tipo di tecnologia, il decreto Fer 2 va poi a stabilire quali sono i requisiti che gli impianti devono possedere per poter partecipare alle procedure competitive e poter così avere accesso agli incentivi.
Nel caso del solare termodinamico, verranno prese in esame potenze nominali che non superano i 5 MW in quanto più adattabili alla realtà del territorio.
Nel decreto vengono altresì indicati i contingenti che possono essere ammessi agli incentivi. Nel caso ad esempio degli impianti geotermoelettrici tradizionali - nuovi o oggetto di rifacimento – questi sono stati definiti sulla base delle informazioni su progetti cantierabili o a uno stato di sviluppo discreto.
Infine, per quanto attiene la definizione delle tariffe, si terrà conto dell'andamento del mercato.
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