Imu prima casa: l'esenzione vale solo per un'abitazione a famiglia
Cambiato il decreto legge Fiscale e viene sbloccato il Bonus genitori separati.
Con il decreto legge Fiscale le famiglie non potranno più sdoppiarsi in due case per evitare il pagamento dell'Imu.
Il Parlamento e il Governo italiano, hanno stabilito che l'esenzione dal pagamento dell'Imu sarà valida solo per un'abitazione a famiglia, anche nell'ipotesi in cui i coniugi risiedono in due comuni diversi.
Questo si presenta come un compromesso che parzialmente risponde a una sentenza della Corte di Cassazione, ancora più restrittiva e che stabiliva il pagamento dell'imposta dell'Imu per entrambe le abitazioni nel caso in cui i coniugi fossero residenti in due immobili differenti.
A parere di Confedilizia, si poteva fare di più, in quanto avrebbe preferito che rimanesse la possibilità di esentare entrambe le abitazioni nei casi in cui siano motivi di lavoro a dividere le famiglie. La novità arriva con il decreto fiscale, dopo una maratona notturna e su cui si attende la fiducia in Senato.
Inoltre, è stato sbloccato anche il Bonus relativo ai genitori separati, approvato in primavera ma rimasto congelato a causa delle difficoltà nella sua applicazione. La modifica porta la firma di Matteo Salvini e prevede la corresponsione di un assegno da 800 euro al mese, che va a chi non riceve il mantenimento perché l'altro genitore si trova in difficoltà economiche a causa del Covid.
Stanziati in tutto 10 milioni nel 2021; ora per renderlo davvero operativo occorrerà attendere un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Mentre, slitta al 9 dicembre (al 14 con i 5 giorni di tolleranza) la rottamazione-ter e il saldo e stralcio, previsto a fine novembre. Proroga di due mesi, al 31 gennaio, per l'Irap per chi lo scorso anno ha goduto di un esonero che non spettava, misura per le imprese medio-grandi che hanno superato i limiti per gli aiuti di Stato. Più tempo (da 150 a 180 giorni) anche per le cartelle sospese per l'emergenza Covid.