Design da leggere

In questo periodo cosa c'è di meglio di un buon libro da leggere durante le Feste, magari davanti al caminetto? Per chi è appassionato di arredamento oppure vuole semplicemente avvicinarsi al mondo del design ecco due interessanti volumi. Che possono essere anche un'idea vincente per un regalo di Natale in extremis.

Da pochi giorni è in libreria per Giunti Editore e Ottagono Design in Italia. L'esperienza del quotidiano di Valentina Croci e Porzia Bergamasco, curato da Aldo Colonetti.Un vero excursus nel design italiano, dalla seconda metà del Novecento ai giorni nostri, che si colloca ai vertici della creatività internazionale.

Protagonisti oggetti Made in Italy à�€“ come tavoli, automobili, abiti, lampade, sedie ma anche barattoli di Nutella, Tetrapak, macchinari per la risonanza magnetica, attrezzature sportive à�€“ che si insediano nelle case di tutto il mondo, ma anche nelle scuole, negli uffici, nelle strade, negli ospedali. Il segreto del successo? Secondo gli autori un mix di quattro elementi: funzionalità, gusto, cura dei materiali e innovazione dei processi produttivi.

Il libro analizza in dettaglio le origini, lo sviluppo e l'attuale identità del Made in Italy con un approccio inedito: l'oggetto in sà non è mai isolato dal contesto d'uso. Che si tratti di prodotto o di sistema, le autrici Valentina Croci e Porzia Bergamasco svolgono l'analisi all'interno degli spazi e delle funzioni che cambiano in relazione alle trasformazioni della società, con un occhio attento alle più recenti tecnologie. Il volume stesso è concepito graficamente come un oggetto di design, con grande attenzione all'efficacia delle illustrazioni. Il design spiegato a mia madre è invece il titolo del libro di Fabio Novembre, dove il noto designer cerca di raccontare il mondo del design non solo agli addetti ai lavori e all'utilizzatore finale, ma anche a chi non lo conosce affatto.

Visionario, eccessivo, sognatore, Novembre ammette che le sue creazioni rispondono più a esigenze personali che alla soddisfazione di bisogni collettivi. Ma i suoi spazi seduttivi e i suoi oggetti iconici - sedie come il negativo di corpi, vassoi in forma di piazze, tavoli con gambe di corda, divani come nastri infiniti e poltrone come maschere - ne hanno fatto uno dei designer più affermati della scena internazionale.

I suoi progetti nascono per raccontare storie e i suoi punti di riferimento sono, oltre ai grandi del design contemporaneo, anche gli esempi forniti da altri ambiti, dal cinema alla musica, dall'arte alla natura e alla moda, in una rete di riferimenti, relazioni, connessioni e somiglianze che è, come descrive lo stesso Novembre, fonte di vita e di ispirazione continua.

Nel libro, insieme alla teorica dell'arte Francesca Alfano Miglietti, Fabio Novembre prova a definire il suo lavoro, l'ispirazione e il ruolo degli oggetti, sviluppa il concetto del passaggio dall'io al noi. Ma soprattutto fa il punto sul cosiddetto italian design, grazie anche a interviste inedite ad alcuni maestri come Sottsass e Magistretti, Branzi e Mendini.