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Sul decreto antifrode con un comunicato stampa l'Associazione Nazionale degli Amministratori Condominiali e immobiliari esprime il proprio parere.
L'entrata in vigore del decreto antifrode ha prodotto aggravi di costi e di lavoro all'intera filiera, che comprende anche committenti come i condomini e, soprattutto, gli amministratori di condominio. A parere dell'ANACI, il decreto antifrode mancherebbe di attenzione verso il ruolo degli amministratori di condominio, quale anello fondamentale per la realizzazione dei Bonus edilizi e il perseguimento del miglioramento della sicurezza ed efficientamento dei condomini.
L'ANACI sostiene che il decreto antifrode è intervenuto su una serie di Bonus fiscali, tra cui il Bonus Facciate 90%, a ridosso della scadenza del 31/12/2021 e che sta dispiegando il proprio effetto pesante proprio in coda all'ultimo periodo di pieno beneficio, con un evidente e violento contraccolpo gestionale per gli addetti ai lavori, in riferimento ai cantieri da poco conclusi, ancora in corso di svolgimento e a quelli in procinto di essere avviati.
L'ANACI, ancora, parla di intempestività temporale del decreto antifrode, che si aggiunge alla mancanza di riconoscimento del ruolo dell'amministratore nell'approvazione di interventi trainanti e trainati, dato che il compenso extra dell'amministratore riconosciuto contrattualmente dal condominio per l'attività contabile e gestionale degli appalti per i lavori straordinari, non rientra nella fascia di detraibilità fiscale.
L'ANACI ribadisce la sua disponibilità e la sua attenzione costante nell'applicazione di norme di sicurezza dell'edificio in condominio quale luogo di lavoro e degli impianti all'interno degli edifici, di norme di sicurezza statica degli edifici e di quelle antisismiche, di interventi di necessaria riqualificazione energetica degli edifici e di miglioramenti dell'edilizia.
L'Associazione, dunque, chiede un confronto finalizzato a chiarire temi quali l'applicazione di un rigoroso e doveroso sistema di controlli disciplinato da norme chiare che vadano a individuare e colpire gli operatori disonesti senza colpire tutti ingiustamente e indiscriminatamente. Chiede inoltre il riconoscimento della detraibilità del compenso degli amministratori di condominio e infine maggiori tutele per la categoria, a fronte anche di un'utenza sempre più esasperata dai continui cambiamenti.
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