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Sulla base del progressivo passaggio alla nuova codifica MPEG-4, la Legge di Bilancio 2022 ha introdotto una apposita agevolazione per gli anziani con reddito basso.
Il decreto direttoriale del 2 marzo 2022 stabilisce le linee guida dell'iter operativo per l'invio a casa dei pensionati di un decoder avente valore non superiore a 30,00 euro.
I beneficiari saranno selezionati tramite un controllo incrociato di dati tra INPS, MISE e Agenzia delle Entrate.
I dati dei soggetti di età pari o superiore a 70 anni alla data del 1° gennaio 2022, e titolari di trattamento pensionistico non superiore ai 20.000 euro, verranno trasmessi dall'INPS al Ministero dello Sviluppo Economico, che a sua volta li trasmetterà poi all'Agenzia delle Entrate.
Dai dati ricevuti, quest'ultima estrapolerà quindi gli utenti residenti in Italia, intestatari di canone Rai o esenti dal pagamento.
A questo punto, l'elenco dei beneficiari, verrà restituito al Ministero dello Sviluppo Economico che trasmetterà tutte le informazioni necessarie a Poste Italiane.
Sarà infatti Poste Italiane a gestire la fase di invio del decoder gratis agli anziani che, previa richiesta, verrà recapitato presso il domicilio. In un secondo momento, sarà inoltre garantito un servizio di assistenza telefonica per facilitare la fase di installazione e sintonizzazione.
La fase iniziale di tutto l'iter operativo è lo scambio di dati tra INPS, MISE e Agenzia delle Entrate.
Secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2022, infatti, il decoder gratis sarà inviato solamente agli anziani che presenteranno apposita domanda. Relativamente a tale passaggio, si attendono ancora specifici dettagli operativi.
Stando alla norma di riferimento, una volta individuati i potenziali beneficiari, Poste Italiane invierà ai medesimi una apposita informativa individuale, dove saranno indicate sia le modalità di richiesta che la gestione della misura.
È bene specificare che l'INPS, per selezionare i potenziali beneficiari, prenderà in esame anche le prestazioni assistenziali erogate dall'Istituto. Ciò significa che, concorreranno alla determinazione del valore massimo di 20.000 euro, anche le prestazioni assistenziali di varia natura, erogate dagli altri Enti, Casse e Istituti previdenziali eventualmente presenti nel Casellario Centrale delle Pensioni istituito presso INPS.
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