Stop caldaie a gas dal 2029: per il Codancons c'è bisogno di bonus e incentivi
Dall'Europa, con il Regolamento Ecodesign 813/2013, sta per arrivare il divieto di vendita delle caldaie autonome alimentate a gas a partire dal 2029.
Tale decisione, non ben accolta dai produttori del settore, rientra nelle politiche di abbattimento delle emissioni di anidride carbonica messe in atto dall'UE.
Oltre a ciò, si deve anche ricordare che già nella Direttiva EPBD Case Green si parla di uno stop alle caldaie a gas, in quanto, per i nuovi edifici e per quelli esistenti in fase di ristrutturazione, è vietato l'utilizzo di sistemi di riscaldamento a combustibili fossili, tanto che gli Stati membri non dovranno più dare, entro gennaio 2024, alcun genere di incentivo per l'installazione di caldaie individuali alimentate a combustibili fossili.
Rispetto alla Direttiva Case Green, che salva i sistemi di riscaldamento che usano gas green, il Regolamento Ecodesign è ancora più rigido, perché vieta anche gli apparecchi alimentati con biometano e idrogeno.
La questione verrà discussa il prossimo 12 giugno, nel corso della riunione in cui l'Unione Europea discuterà la bozza di revisione del regolamento 813/2013/Ue.
Sul tema, Codacons – Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori – si è già espresso ritenendo il divieto che l'UE vorrebbe imporre dal 2029 circa le caldaie a gas nelle abitazioni private costituisce una misura assai pesante, al limite dell'insostenibile per molte famiglie.
Tra l'altro, oltre a rappresentare una spesa economica fortemente onerosa, pare che possa non portare grandi vantaggi dal punto di vista dell'ambiente.
Di fatto, se il provvedimento messo a punto dall'UE dovesse divenire realtà, coloro che, dal 2029, dovranno sostituire la vecchia caldaia a gas, saranno obbligati ad acquistare una pompa di calore che, stando ai dati riportati sempre da Codacons, implica un costo che va da 6.000 a 16.000 euro, in base all'impianto prescelto.
Una spesa non di poco conto, senza considerare la costante crescita dei prezzi di questi impianti e la manodopera.
Oltre a ciò, sono da considerare anche dei limiti di carattere pratico.
Anzitutto, non tutte le abitazioni possono dotarsi di pompe di calore per limiti di spazio o mancanza di aree all'aperto dove poter collocare l'impianto stesso.
Inoltre, qualora la casa non fosse ristrutturata, e quindi non godesse di un isolamento ottimale, la resa scenderebbe di molto, andando così a vanificare gli effetti positivi sull'ambiente.
Premesso tutto ciò, il Presidente di Codacons, Carlo Rienzi, ha affermato che se l'Unione Europea vorrà imporre l'addio alle caldaie a gas, dovrà pensare a bonus e incentivi, oltre a tener conto delle eccezioni per quelle case impossibilitate ad installare pompe di calore.