HARPa: l'applicazione per calcolare i consumi degli impianti domestici
Oggigiorno, in Europa, la maggior parte degli apparecchi installati per il riscaldamento è classificata in classe C o D.
Nonostante il mercato offra alternative efficienti, il tasso di sostituzione annuo non raggiunge il 5%.
Ciò accade perché, molto spesso, il consumatore non è a conoscenza del grado di inefficienza del proprio impianto.
Di conseguenza, egli non è neppure a conoscenza del potenziale risparmio energetico che potrebbe avere in bolletta.
Senza dimenticare i benefici ambientali che ne deriverebbero.
Di fronte a questo quadro globale, si inserisce il progetto HARPa. Si tratta di una semplice app che, attraverso pochi e semplici passaggi, è in grado di stimare consumi e classe energetica di vecchi impianti autonomi per il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria, sprovvisti di etichetta energetica.
HARPa costituisce uno dei risultati del progetto europeo HARP (Heating Appliances Retrofit Planning), che vede la partecipazione di 18 partner di cinque Paesi UE (Francia, Germania, Italia, Portogallo e Spagna), tra cui nel nostro Paese ENEA, Eurac Research di Bolzano e Assotermica nel ruolo di referente nazionale. L'iniziativa è stata lanciata nel 2019 con il supporto finanziario del programma Horizon 2020, con due scopi ben precisi:
- aumentare il tasso di sostituzione di apparecchi di riscaldamento vecchi e inefficienti
- studiare un sistema di etichettatura per i vecchi impianti installati
Attraverso la sua rete di agenzie, associazioni e istituti di ricerca, l'obiettivo di HARP è quello di informare un bacino potenziale di circa 1,5 milioni di persone. La nuova applicazione è disponibile online in due versioni: una base, rivolta ai consumatori e un'altra avanzata per i professionisti. L'applicazione non solo permette di fare una stima dei consumi delle caldaie domestiche ma anche di ottenere un ventaglio di soluzioni tecnologiche alternative.
Di tali alternative possibili, HARPa fornisce inoltre indicazioni sui relativi benefici sia in termini di risparmio economico-energetico sia per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di CO2. Infine, per sensibilizzare i cittadini a sostituire apparecchi ormai obsoleti e superati con altri più efficienti, vengono anche indicati gli eventuali incentivi e i meccanismi finanziari disponibili a livello nazionale.