Caro bollette si studia un possibile taglio dell'Iva e delle accise
Per limitare l‘impatto dei prossimi aumenti delle bollette, dopo essere stati già stanziati 3,8 miliardi inseriti nella legge di Bilancio, altri 3 miliardi potrebbero arrivare lavorando sulla leva fiscale.
Il Governo, infatti, sta studiando uno specifico decreto con cui sterilizzare una parte degli aumenti azzerando l'IVA sulle bollette o riducendo una parte delle accise. Per il primo trimestre dell'anno, sono previsti nuovi rincari che si sommano a quelli della seconda metà del 2021, ovvero, per l'energia elettrica circa del 20-25%, mentre per il gas naturale del 35-40%.
Finora il Governo ha messo da parte 3,8 miliardi, inseriti nella manovra, che si sommano ai circa 5 miliardi già impegnati da Palazzo Chigi e dal Parlamento per sterilizzare gli aumenti scattati nel terzo e quarto trimestre, ritenuti però, non sufficienti per arrivare almeno a contenere gli aumenti che saranno annunciati prima di Capodanno dall'Arera, l'autorità per l'energia.
Allo stato attuale, si sta valutando come soluzione contro il caro bollette, una serie di minori entrate future per l'Erario, come cancellare l'IVA sulle bollette e una parte delle accise.
La differenza verrà recuperata più avanti, quando le tariffe con la fine dell'inverno e il ritorno alla normalità dei mercati delle materie prime, dovrebbero attestarsi ai livelli esistenti prima della pandemia.
A parere del viceministro dello Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto Fratin, la situazione riguardante il caro bollette non si risolve solamente con uno stanziamento dello Stato nella legge di Bilancio, anche se si tratta di 3,8 miliardi.
Il viceministro dello Sviluppo Economico, ritiene di dover tener conto del quadro complessivo internazionale, il cui passaggio immediato è rappresentato dal termine della stagione invernale, valutando l'intervento più adatto, come la sterilizzazione dell'Iva o di alcune accise, per superare questo periodo.