Contratti bollette modificati e minacce distacco luce e gas
L'Antitrust, il garante dei consumatori, ha dato avvio a quattro indagini nei confronti di Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti, aziende che forniscono energia e gas sul mercato libero energia.
Contro tutte vengono mosse le stesse contestazioni, relative a modifiche unilaterali dei prezzi, comunicazioni ai clienti e minacce di distacco qualora non si accettino contratti a condizioni peggiorative. Tali atteggiamenti andrebbero contro a quanto disposto sia nel Codice del consumo sia nel decreto Aiuti bis.
Dopo aver ascoltato le ragioni fornite dagli indagati, l'Antitrust si è riservato di attuare provvedimenti cautelari urgenti per congelare fin da subito le condotte sospette e ritenute a rischio.
L'Autorità sta indagando sulle proposte di modifica del prezzo di fornitura di luce e gas, che vanno in contrasto con l'articolo 3 del decreto legge Aiuti bis che si concentra sui contratti sottoscritti sul mercato libero.
Il predetto articolo, prevede infatti che fino al 30 aprile 2023 siano sospese le clausole contrattuali che danno la possibilità ai fornitori di modificare il prezzo della fornitura, a eccezione dei casi in cui le modifiche contrattuali siano già state perfezionate.
Le contestazioni alle società indagate
Iberdrola ed E.ON. avrebbero comunicato ai propri utenti la risoluzione del contratto a causa di eccessiva onerosità sopravvenuta, a meno che l'utente non accettasse un nuovo contratto a condizioni economiche significativamente peggiori.
A queste due società, inoltre, viene anche contestata l'ingannevolezza delle comunicazioni in cui viene sottolineata l'impossibilità di fornire energia elettrica al prezzo stabilito come da contratto, a causa dell'aumento del prezzo del gas naturale.
Secondo l'Antitrust, ciò sarebbe in grave contraddizione rispetto a quanto promosso attraverso i messaggi promozionali in cui si parla di energia ricavata da fonti rinnovabili.
All'azienda trentina Dolomiti, invece, si contesta la modifica unilaterale del prezzo di fornitura inviata prima dell'entrata in vigore del decreto Aiuti bis (10 agosto 2022). Tale modifica, infatti, non sarebbe efficace perché non perfezionata entro la predetta data.
Dal canto suo, invece, Iren, avrebbe dato comunicazione di tutte le offerte a prezzo fisso nonché la proposta di nuove e condizioni economiche peggiorative, senza permettere ai clienti di recedere dalla fornitura.
Nel frattempo, nel mirino dell'Antitrust ci sono anche altre 25 società: Acea Energia, A2A Energia, AGSM ENERGIA, Alperia, Alleanza Luce & Gas, AMGAS, ARGOS, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Enegan, Enel Energia, Edison Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Estra Energie, Enne Energia, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sorgenia, Sinergas e Wekiwi.
A queste, l'Autorità chiede copia di eventuali comunicazioni inviate ai consumatori, contrarie alla legge, inviate dal primo maggio 2022.