Questo sito utilizza cookie tecnici per annunci non profilati sulla tua esperienza di navigazione e cookie di terze parti per mostrarti invece annunci personalizzati in linea con le tue preferenze di navigazione. Per conoscere quali annunci di terze parti sono visibili sulle nostre pagine leggi l'informativa. Per negare il consenso dei soli cookie relativi alla profilazione clicca qui. Puoi invece acconsentire all'utilizzo dei cookie personalizzati accettando questa informativa. |
ACCETTA |
|
È di pochi giorno fa il convegno di chiusura 2018 organizzato come ogni anno da Confindustria Ceramica per fare il punto della situazione e tirare le somme di un bilancio annuale. Presenti alla conferenza stampa anche Acimac e Ceramicolor, le associazioni consorelle della filiera della ceramica italiana, ed i vertici di BPER Banca. Rispetto alla confortevole fotografia del triennio 2015-2018 che ha visto, nonostante la crisi generale dell'economia europea, una situazione di crescita di settore del 7% e circa l'80% delle aziende chiudere il bilancio in attivo, l'anno corrente registra invece una battuta d'arresto di pochi punti percentuali nella produzione, vendita ed export per l'industria italiana delle piastrelle di ceramica.
Il commercio internazionale di tutti i settori risente delle crescenti tensioni commerciali a livello mondiale, ed in particolare tra Stati Uniti e Cina, che generano incertezza presso consumatore e operatori professionali. Recenti analisi dimostrano che i Paesi maggiormente sofferenti di questa situazione sono i forti esportatori e quelli dall'elevato debito pubblico, condizioni entrambe che interessano l'Italia.
A questo si aggiunge il fatto che diversi Paesi concorrenti possono contare su un costo del lavoro e dell'energia particolarmente ridotto, rispetto a quello italiano, e con un sistema di infrastrutture – viarie e portuali – nettamente migliore rispetto al nostro. È importante che, in tal senso, si proceda nella realizzazione di tutte le infrastrutture al servizio dei distretti emiliano-romagnoli della ceramica, per recuperare competitività. (Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica)
Nell'ambito del convegno è stato anche sottolineato come per il 2018 sono proseguiti gli investimenti tecnologici e ciò ha consentito di avere impianti di primissima qualità, in grado di conferire all'Italia la leadreship nella produzione mondiale di pavimenti in formati extralarge.
Altro punto focale del dibattito è stato il Bonus Formazione, per il quale si attendono le misure principali della Legge di Bilancio 2019; se dovesse partire, potrebbe garantire ossigeno alla preparazione delle maestranze italiane, vero plusvalore della qualità del made in Italy.
|
||