Alexa e i suoi nuovi super poteri sempre più precisi
La domotica fa passi da gigante e Alexa, l'intelligenza artificiale basata su cloud che si presenta sotto forma di assistente vocale, ha grandi potenzialità in tal senso. Si tratta di uno dei servizi che farà buon uso di queste capacità accresciute. iRobot ha infatti collaborato con Amazon per far progredire ulteriormente l'“intelligenza vocale” per i robot domestici, così da tramutarle in automazioni sempre più attente, precise e proattive.
Nello specifico, Roomba e Braava si fanno più vicini ad Alexa, permettendo di essere attivati dall'assistente vocale di Amazon attraverso comandi ben più specifici che tengono conto anche di particolari aree della casa e degli oggetti in essa presenti.
Gli iRobot con tecnologia Imprint Smart Mapping, come il nuovo Roomba j7+, saranno in grado di memorizzare stanze specifiche e determinati mobili, e quindi pulire dove è necessario.
Inoltre, grazie alla conoscenza approfondita della planimetria della casa, si potrà ordinare a Roomba di pulire intorno a uno specifico oggetto, ad esempio con il comando: Roomba pulisci intorno al tavolo della cucina.
Sarà anche possibile utilizzare comandi ancora più specifici che prevedono un determinato tempo per l'attivazione. Ad esempio: Alexa, di' a Roomba di pulire il bagno tutte le mattine della settimana alle 10 oppure Alexa, di' a Braava di pulire la cucina ogni sabato pomeriggio.
Ma non è ancora finita. Alexa potrà dialogare anche con l'utente, informandolo sullo stato del robot e per avvisarlo quando una determinata attività di pulizia è stata conclusa.
Stando così le cose, si presuppone che, prossimamente, gli utenti saranno in grado di impostare fasce orarie in cui i loro Roomba o Braava saranno in modalità Non disturbare. Ciò significa che, se un utente proverà ad avviare una pulizia durante tale modalità, il robot chiederà se vuole davvero iniziare l'attività, magari utilizzando proprio la voce di Alexa per parlare con l'uomo.
Durante la presentazione della piattaforma Genius 3.0, che governa i dispositivi per la pulizia di iRobot, il fondatore della società, Colin Angle, ha affermato che capire quale oggetto il robot addetto alla pulizia sta incontrando è di fondamentale importanza, in quanto aumenta la consapevolezza del robot stesso nei confronti dell'ambiente circostante.
In tal modo, la pulizia finale non potrà far altro che beneficiarne.