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Codice della Ricostruzione, oggi sul tavolo del Consiglio dei Ministri

Un decreto legislativo volto a definire un quadro normativo uniforme per il coordinamento delle procedure e delle attività nei territori colpiti da eventi sismici
Pubblicato il

In fase di studio il Codice della Ricostruzione


In data odierna il Consiglio dei Ministri si riunirà per discutere il disegno di legge che delega il Governo a redigere il cosiddetto Codice della ricostruzione. Un decreto legislativo che vada a definire un quadro normativo uniforme per il coordinamento delle procedure e delle attività successive a quelle di protezione civile nei territori colpiti da eventi sismici.

L'Italia è un Paese particolarmente soggetto a calamità naturali come, appunto, gli eventi sismici.
Durante le emergenze passate, si sono spesso adottati provvedimenti d'urgenza, mettendo quindi in evidenza la palese mancanza di un quadro giuridico organico e uniforme.

Codice della Ricostruzione
Alla luce dei fatti, con il ddl in esame, si vuole quindi costruire un modello esportabile che possa garantire stabilità e sviluppo nei territori.

Anzitutto, si prevede di introdurre nell'ordinamento il cosiddetto Stato di ricostruzione, ben diverso dallo Stato di emergenza disciplinato dal Codice della Protezione Civile, e lo Stato di ricostruzione di rilievo nazionale.

I criteri direttivi del Codice della Ricostruzione


Vediamo quali sono i principali criteri direttivi sulla base dei quali dovrà essere redatto il Codice della Ricostruzione.

Per prima cosa, gli interventi di ricostruzione dovranno essere volti all'adeguamento, o miglioramento sismico, degli immobili e delle infrastrutture danneggiati, e alla messa in sicurezza dei territori. Inoltre, dovranno altresì favorire la ripresa dal punto di vista economico, sociale e culturale dei territori interessati dagli eventi sismici.

Presso Palazzo Chigi sarà istituita un'apposita Struttura che avrà il compito di svolgere le funzioni di indirizzo, coordinamento, programmazione, gestione, finanziamento e monitoraggio degli interventi. Quando necessario, resterà sempre valida la possibilità di nominare Commissari straordinari.

Per ciascuno stato di ricostruzione potrà essere istituita una Cabina di coordinamento per la ricostruzione che, oltre a definire i contenuti dei provvedimenti da adottare, avrà anche il compito di verificare periodicamente l'avanzamento dei processi di ricostruzione.

La nuova normativa dovrà altresì garantire l'effettiva ricostruzione del patrimonio edilizio privato, disciplinando i processi di ricostruzione, e distinguendo e graduando i vari interventi sulla base del tipo di danno subito dall'immobile e la sua finalità.

Presso ogni Regione, sarà poi istituito un Ufficio speciale per la ricostruzione per supportare i singoli Comuni nella pianificazione urbanistica connessa alla ricostruzione e nell'istruttoria per la concessione di contributi e adempimenti.

Vista la vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio esistente, il Governo potrà infine decidere di introdurre un sistema di indennizzabilità delle conseguenze dei terremoti tramite forme di assicurazione per gli immobili situati in zone a rischio.

riproduzione riservata
Codice della Ricostruzione post sisma oggi in Consiglio dei Ministri
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