Mentre a livello nazionale la Certificazione energetica degli edifici ha sempre vita dura, la Regione Trentino continua a svolgere il suo ruolo di patria elettiva della casa ad impatto zero.
Non è sufficiente più costruire edifici in cui il risparmio energetico è la parola d'ordine, ma gli amministratori contano di adottare presto un severo standard di valutazione americano, che misura la sostenibilità ambientale di un edificio sin dalla posa della prima pietra.
Così, dopo essere stati i pionieri dell'efficienza energetica in Italia, con la creazione dell'Agenzia CasaClima, in Trentino si va verso l'adozione di parametri di valutazione superiore a quelli adottati in campo nazionale, quali sono quelli dettati dal Leed, Leadership in Energy and Environmental Design, un sistema ormai diffuso in ben 41 paesi.
Il sistema Leed è stato sviluppato nel 1993 dall'associazione americana Green Building Council e si compone di una griglia di valutazione divisa in 69 crediti, suddivisi a loro volta in 6 categorie: Siti sostenibili, Gestione delle acque, Energia ed atmosfera, Materiali e risorse, Qualità ambientale interna, Progettazione ed innovazione.
La certificazione che si ottiene rispettando questi criteri è suddivisa in 4 livelli, Certified, Silver, Gold, Platinum, e premia quegli edifici che, a fronte di un costo di costruzione non di molto superiore rispetto a quello di un edificio convenzionale, in media di ca. il 3%, garantiscano un impatto sull'ambiente il più basso possibile e consumi energetici ridotti.
Il vantaggio di questa certificazione sta nel fatto che misura la sostenibilità sin dalla fase di progettazione e cantierizzazione, e non solo sull'impiego dei materiali e sull'efficienza energetica.
A livello di mercato, poi, si vedrà concretamente la differenza, visto che un edificio certificato Leed avrà un valore commerciale superiore di almeno il 7,5%.