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L'Italia detiene un consolidato primato mondiale nell'industria della ceramica, che rappresenta uno dei comparti dominanti dell'economia nazionale.
La supremazia italiana si è sviluppata negli ultimi anni, grazie ad una accresciuta presenza in campo internazionale, che si è andata ad affiancare all'esportazione del prodotto finito.
È una leadership che si riesce a mantenere costante negli anni, pur con le lievi flessioni dovute alla difficile congiuntura economica del momento, grazie alla continua ricerca in campo tecnologico che permette alle aziende italiane di presentare prodotti sempre nuovi, che si distinguono per l'originalità del design e per le diverse destinazioni d'uso per le quali possono essere impiegati.
L'industria ceramica è diffusa in tutta la Penisola, ma la punta di diamante è rappresentata certamente dal cosiddetto Comprensorio della Ceramica, situato tra le province di Modena e Reggio Emilia, dove si supera il 78% della produzione nazionale.
La produzione italiana di piastrelle rappresenta il 10% di quella mondiale e il 30% di quella europea.
Percentuali che crescono ulteriormente se si considera il valore economico del prodotto. Infatti le piastrelle Made in Italy si distinguono per la loro qualità, da sempre espressione di stile, gusto e innovazione tecnologica.
Non è un caso che proprio in Italia, a Bologna, si svolga annualmente Cersaie, il Salone Internazionale della ceramica per l'architettura e dell'arredobagno.
1076 espositori, in rappresentanza di 34 nazioni, distribuiti su 176.000 mq di superficie espositiva: questi sono i numeri che hanno caratterizzato quest'anno la rassegna bolognese.
La piastrella italiana è più di un semplice rivestimento: è un vero e proprio oggetto d'arredo, come dimostra la tendenza confermatasi in questa edizione.
Infatti la produzione italiana si rinnova continuamente e si distingue per stile ed eleganza, anticipando gli orientamenti futuri e anzi dettando nuovi canoni estetici, attraverso la proposizione di prodotti sempre più ricchi per forme, colori, texture e formati.
Ciò che emerso negli ultimi anni è un'estensione nell'impiego delle piastrelle ceramiche dal tradizionale campo di utilizzo (bagno e cucina), all'ambiente living e all'esterno. Possibilità che è stata determinata dalla creatività e dalla ricerca che hanno portato alla creazione di prodotti di grande versatilità d'impiego.
Accanto ai formati tradizionali sono oggi commercializzate piastrelle di grandi dimensioni, che accostate ai loro sottomultipli, permettono di utilizzare una infinita gamma di possibilità compositive che danno ai progettisti la possibilità di presentare combinazioni sempre diverse. La stessa versatilità compositiva è offerta dall'accostamento di colori e disegni diversi.
Le superfici della ceramica si complicano, evolvendosi nello spazio. Non più, quindi, solo superfici lisce, ma anche bolli, puntinature in rilievo, superfici increspate che emergono nella terza dimensione e regalano nuove percezioni tattili.
La luce che si riflette su queste superfici complesse dona nuove sensazioni di volume e di spazio che rendono la parete non più una semplice delimitazione dello spazio, ma una tavolozza su cui esprimere il bello.
Il metallo viene declinato in tutte le sue possibilità espressive: dal lusso di platino, oro e argento al look hi-tech di rame, acciaio e bronzo.
Soluzioni che non determinano effetti eccessivamente barocchi, quando sono sapientemente dosate per interrompere la monotonia di una superficie uniforme ed utilizzate in inserti di dimensioni contenute come fasce e listelli, che creano giochi di luci e riflessi.
Gli elementi decorativi come spirali, fiori, volute, trovano ancora spazio sull'elemento ceramico, ma sono elegantemente tracciati come fossero rilievi appena percepibili, spesso in colori tono su tono.
La vocazione al naturale appare evidente nella scelta dei colori, che si ispirano alle tonalità calde delle tinte etniche, dal rosso lacca all'arancio, ma anche a tutte le nuances derivate direttamente dalla natura, dal bianco in tutte le sue sfumature, ai marroni, al sabbia, ai verdi.
Il legno viene riproposto e imitato non solo nel suo aspetto visivo, ma anche in quello tangibile, attraverso la riproposizione di venature e rugosità caratteristiche del materiale.
Ma le texture dei materiali ceramici catturano l'aspetto anche di altri materiali naturali, come la seta, il cuoio o le fibre intrecciate.
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