Case occupate in maniera abusiva: la sentenza condanna il Viminale
Arriva finalmente una sentenza che obbliga lo stato a far rispettare la legge, imponendo lo sgombero di case e palazzi occupati.
Un passo importante a tutela di tanti cittadini proprietari di case che per una serie di circostanze si sono visti occupare una o più proprietà, magari costruite con fatica, probabilmente con l'accenzione di un mutuo ancora da estinguere e nessun fitto in cambio. Anzi, solo danni in casa!
Questo perché fino a poco tempo fa cacciare da casa delle persone che in qualche modo sono riuscite a entrarvi, seppur abusivamente, è sempre stata un'operazione difficile. Lo Stato? Fino ad oggi alquanto assente.
Ma ci hanno pensato i giudici di Roma a condannare il Viminale che ha l'obbligo di impedire le occupazioni abusive. Se non lo farà dovrà rispondere personalmente con il risarcimento economico al proprietario per i danni subiti.
Le forze di polizia divengono vincolate, nell'attività di tutela dell' ordine pubblico e della pubblica sicurezza e del rispetto delle leggi, e in particolare nella tutela della legalità, a intervenire nell'interesse del singolo.
Spetta dunque al Viminale l'obbligo giuridico di impedire l'occupazione e prendere le dovute misure per porvi fine in un lasso di tempo ragionevole.
Ed è grande l'esultanza di Confedilizia che intravede in questa decisione un precedente importante per il rispetto della legge e la tutela deii cittadini, siano essi singoli proprietari o imprese organizzate. Ma è soprattutto grande la soddisfazione della società proprietaria di uno stabile nella Capitale, per il quale i giudici si sono espressi, che non è utilizzabile dal 6 aprile 2013 in quanto occupato abusivamente da 350 persone.
Il rimborso dei danni, secondo i giudici, deve partire dal momento in cui la magistratura aveva ordinato il sequestro preventivo che però non è stato realmente eseguito e il ministero dell'Interno dovrà seguitare a pagare fino a quando lo stabile non sarà completamente sgombro.